22/06/2017 di Redazione

Big Data in viaggio verso la nuova frontiera

Cloudera posiziona la propria offerta Hadoop caratterizzandosi come piattaforma di data management, apprendimento automatico strumenti analitici avanzati, con un focus sull’intelligenza artificiale.

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Fondata nel 2008 da tre ex ingegneri fuoriusciti da Facebook, Google e Yahoo, Cloudera cura lo sviluppo di una delle due principali distribuzioni di Hadoop, il framework di data management basato su file system distribuito Hdfs orientato all’analisi dei Big Data. L'azienda di Palo Alto lo scorso aprile si è quotata in borsa, seguendo quindi un percorso analogo a quello fatto nel 2014 dall’altro vendor di soluzioni open source basate su Hadoop, vale a dire Hortonworks. Le differenze fra le due società, pur avendo un’offerta molto simile, ci sono. E sono evidenti anche a livello di numeri. Cloudera ha un fatturato di 261 milioni di dollari e una capitalizzazione di mercato che ha ormai raggiunto i 2,28 miliardi di dollari. Hortonworks ha invece un giro d’affari di 184 milioni di e una capitalizzazione pari a 831 milioni.

Nell’ultimo anno entrambe le aziende hanno aumentato i loro ricavi di oltre il 50 per cento. Tuttavia il valore di mercato è in questo momento più favorevole per Cloudera. Quest’ultima ha infatti ha un volume di capitalizzazione 8,7 volte il proprio fatturato. Cifre quasi doppie rispetto a quelle di Hortonworks, il cui rapporto è 4,5.

Cloudera posiziona la propria offerta caratterizzandosi come piattaforma di data management, apprendimento automatico e advanced analytics con un’enfasi sulla nuova frontiera cognitiva e di intelligenza artificiale, considerata il prossimo vero campo di battaglia del futuribile data management. Romain Picard, regional vice president Emea della società, ritiene che l’azienda abbia i numeri per poter essere l’ingrediente tecnologico attraverso cui partner e system integrator possono aiutare i clienti a sviluppare nuove soluzioni data driven.

Soluzioni fondate sull’analisi dei dati e in contesti del tutto diversi da passato, facendo leva su quello che si configura come il sistema iperconnesso o infosfera. Anche in Italia le premesse sono tutte in positivo, come testimonia Michele Guglielmo, responsabile vendite per l’area meditteranea di Cloudera, che tra i clienti già acquisiti cita Unicredit, Buongiorno e Job Rapido.

 

 

Per Forrester Research il mondo Hadoop è al centro di una nuova evoluzione e chi meglio riuscirà a declinare il framework in modo coerente con la nuova frontiera tecnologica e di business, sarà destinato a prevalere. Tuttavia, considerate le opportunità dell’analisi dati in un contesto applicativo che si va sempre più ad estendere, è verosimile ipotizzare una crescita consistente sia per Cloudera sia per Hortonworks, quanto meno da un punto di vista potenziale.

Semplificando, l’offerta Cloudera è suddivisa in due macro aree: da una parte un framework operazionale che sfrutta componenti come Apache Hbase, Apache Kudu, e Apache Spark, dall’altra soluzioni analitiche basate su Apache Impala Sql Analytics, con la possibilità di semplificare l’esecuzione di applicazioni di elaborazione dati su larga scala nel cloud pubblico grazie alla Platform-as-a-Service (PaaS) Altus, annunciata di recente.

 

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