13/04/2018 di Redazione

Biometria dei Galaxy sotto accusa, brevetti contestati a Samsung

Il patent troll Pacid Technologies ha fatto causa al colosso sudcoreano per presunte violazioni di tre brevetti. La contestazione riguarda la crittografia usata da scanner dell'iride, lettori d'impronta digitale e sistemi di riconoscimento facciale.

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Lettori di impronta digitale, scanner dell'iride, sistemi di riconoscimento facciale: per le tecnologie biometriche di cui i Galaxy hanno fatto ampio uso, anche come apripista, ora Samsung è accusata di “scippo”. La società coreana avrebbe usato senza permesso tre brevetti di Pacid Technologies, società statunitentse che si autodefinisce come un “pioniere nelle tecnologie di crittografia” e il cui nome l'acronimo di “Personal Authentication Credential Identification Device”. L'azienda qualche giorno fa si è rivolta al Texas Eastern District Court per fare causa a Samsung, accusandola di aver usato due sue brevetti validi sul territorio Usa e uno valido in Corea, e chiedere un risarcimento pari a 2,8 miliardi di dollari o a un dollaro per ciascun Galaxy S6, S7 ed S8 venduto nei due mercati in oggetto.

Sono questi tre, infatti, i modelli incriminati, sui quali la casa madre avrebbe usato tecnologie di crittografia possedute da Pacid. “La tecnologia presente nei primi brevetti di Pacid”, si legge sul sito dell'azienda, con riferimento a soluzioni registrate addirittura a fine anni Novanta, “è una parte cruciale della specifica di crittografia dei dati IEEE 802.11i, per la messa in sicurezza delle reti wireless local area network (Wlan), lo standard che fornisce le basi del WiFi. Come tale, la tecnologia di Pacid è incorporata in miliardi di dispositivi nel mondo”.

Sulle basi di questa affermazione e grazie a un portfolio di dieci brevetti registrati (altre 15 richieste sono pendenti) la società ha potuto citare per presunte violazioni a colossi come Google, Apple e Nintendo. Un patent troll bello e buono, insomma. I brevetti contestati a Samsung riguardano anch'essi la crittografia, nella fattispecie quella usata per rendere sicuro l'uso dei dati nelle procedure di autenticazione biometrica dei Galaxy prodotti negli ultimi tre anni, oltre che nella tecnologia di Samsung Knox.

L'azienda sucoreana è parte della Fido Aliance, un consorzio che promuove l'unificazione delle soluzioni di authentication presenti sul mercato. Vi sono affiliati anche Lg, Google, Amazon e altre aziende che, ipoteticamente, potrebbero anch'esse diventare oggetto di contestazione da parte del patent troll.

 

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