14/08/2012 di Redazione

BlackBerry 10 è molto più di un OS per smartphone

Il numero uno di RIM ha confermato in un'intervista a Bloomberg che a inizio 2013 l'azienda sarà pronta a valutare eventuali offerte per cedere in licenza il nuovo sistema operativo. Secondo il Ceo, le potenzialità di questa piattaforma porteranno la spin

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RIM sarà presto pronta a concedere in licenza il nuovo sistema operativo BlackBerry 10 ad altri produttori. Lo ha confermato chiaramente il numero uno Thorsten Heins nel corso di un'intervista a Bloomberg. La nuova piattaforma mobile è nelle fasi finali di test, e RIM sta ora valutando come altre aziende potrebbero essere in grado di usarla nei loro prodotti. 

BlackBerry 10

La lineup dei BlackBerry 10 è basata su QNX, un programma che è già usato nell'automotive, negli impianti nucleari e nei droni militari, per questo Heins è convinto che "la piattaforma può essere concessa in licenza". Il sistema, che dovrebbe essere pronto nel primo trimestre del 2013, è la scommessa su cui RIM sta puntando tutto per cercare di non cadere nel baratro. La tecnologia QNX fu acquisita da RIM nel 2010 da Harman International Industries per 200 milioni di dollari. I software realizzati con QNX sono alla base di applicazioni in uso a General Electric, fra le altre.

Nella visione di Heins quindi il nuovo software "amplierà la portata dei dispositivi RIM al di là degli smartphone BlackBerry e dei tablet Playbook, e le consentirà di accedere ad altre aree del mobile computing. "Gli smartphone sono una parte del nostro business, stiamo cercando di spingerci al di là" ha concluso il manager.

Nel caso specifico degli smartphone BlackBerry 10 migliora la fruibilità delle pagine web e ha una gestione ottimizzata del multitasking: due elementi su cui l'azienda canadese conta per continuare la sua attività nonostante il successo invadente di Android e iOS.

Thorsten Heins

"Siamo qui per vincere. Non siamo qui per lottare per il terzo o quarto" ha poi proseguito Heins, in uno slancio di ottimismo che per come stanno andando le cose ultimamente sembra fuori luogo. È da ricordare infatti che il valore delle azioni di RIM è sceso del 95% rispetto alla quotazione di metà 2008.

Cedere il software in licenza non significa svalutarlo, anzi, sarebbe un modo per far entrare soldi extra nelle casse aziendali e far tirare un sospiro di sollievo agli investitori, che a quanto pare gradiscono questa opportunità: dopo la notizia di un possibile accordo con Samsung per le licenze, le scorso 8 agosto le azioni di RIM hanno fatto un balzo del 13 per cento.

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