Gli affari vanno
meglio per BlackBerry, che per l'ultimo trimestre fiscale (il primo del
2015) ha chiuso con un utile netto pari
a 23 milioni, rispetto alla perdita di 84 milioni di un anno fa. I dati
sono comunque in chiaroscuro dato che il
fatturato è stato di 966 milioni di dollari, in calo dell'1% sul trimestre
precedente. La liquidità però ha chiuso a 3,1 miliardi di dollari, in aumento
rispetto ai 2,7 miliardi di dollari del trimestre precedente, e il margine lordo è cresciuto dal 43 al 48
percento.
Nel periodo in esame il 39% delle vendite è collegato
all'hardware, il 54% ai servizi e il 7% ai software e altre voci. Gli smartphone BlackBerry consegnati sono
stati 1,6 milioni, in crescita di 300 mila unità rispetto al trimestre
precedente. Tenendo conto anche dei terminali già sul mercato, sono 2,6 milioni
i BlackBerry finiti nelle mani dei consumatori. Il trimestre scorso il dato era
pari a 3,4 milioni, quindi c'è stata una
battuta d'arresto, a cui BlackBerry spera di rimediare con il debutto del
BlackBerry Z3 in Indonesia, che presto raggiungerà altri otto paesi nell'area
asiatica, e con l'accordo con Amazon, che porterà su BB10 oltre 200.000
applicazioni dallo store dell'azienda di Jeff Bezos.
Buona parte del successo finanziario comunque è dovuto al
taglio del 57% dei costi operativi su base annua e del 13% sulla fine dell'anno
fiscale 2014. "Le nostre prestazioni nel primo trimestre fiscale
dimostrano che siamo sulla strada giusta
per raggiungere traguardi importanti, inclusi i nostri obiettivi finanziari
e un portfolio di prodotti completo", ha dichiarato John Chen, presidente esecutivo
e amministratore delegato di BlackBerry.
Non resta che attendere i prossimi trimestri e vedere se le
strategie messe in atto porteranno i frutti sperati.