02/03/2015 di Redazione

BlackBerry rilancia la sua strategia di sicurezza multipiattaforma

L’azienda canadese punta sempre più sull’integrazione dei suoi prodotti con le soluzioni di altri vendor. I focus sono soprattutto due: sicurezza e gestione dei dispositivi mobili. A breve arriverà l’implementazione, su smartphone e tablet funzionanti con

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Sicurezza, produttività, comunicazione e collaborazione: BlackBerry continua a imperniare la sua nuova filosofia aziendale su questi quattro pilastri e annuncia al mondo i prossimi passi del suo duro lavoro di riposizionamento. Come ulteriore bracciata per arrivare a riva, sfuggendo alle cattive acque in cui si è trovata costretta a nuotare negli ultimi anni a causa di una competizione troppo pressante fra i produttori di hardware, la società canadese vuole estendere i suoi strumenti sfotware, di sicurezza e produttività, a tutti i dispositivi mobili operanti su iOs, Android e Windows.

L’obiettivo è incentrare il nocciolo dei suoi affari sul lato software, su soluzioni di mobile device management e di sicurezza, migliorando così l’affidabilità e l’utilizzo lavorativo dei prodotti realizzati dalla concorrenza.

Nell’ultimo anno e mezzo BlackBerry ha rinnovato la sua offerta enterprise per permettere a “pezzi grossi”, come agenzie governative e grandi società di sfruttare le potenzialità della piattaforma di Enterprise Mobility Management Bes12, in grado di gestire in sicurezza tutti i dispositivi mobili di una o più determinate aziende. Inoltre, ha aperto la sua app di messaggistica, BlackBerry Messenger, a tutti gli utenti con smartphone e tablet funzionanti con altri sistemi operativi. Questi mattoncini sono serviti per costruire e sperimentare una filosofia “open” e multipiattaforma, che ha permesso alla società nordamericana di andare ancora oltre, aggiungendo ora ai dispositivi realizzati dai concorrenti funzionalità come il BlackBerry Hub e la tastiera virtuale.

Ma la compagnia canadese non ha intenzione di “impegnarsi” solo per gli altri e, secondo Reuters, avrebbe in serbo qualche sorpresa al Mobile World Congress, in corso in questi giorni a Barcellona. “Vogliamo continuare a sviluppare il settore hardware, anche se ci concentreremo molto sul lato software”, ha sottolineato John Chen, Ceo di BlackBerry. Proprio in questo campo l’ex super colosso ha annunciato la collaborazione con Samsung per implementare sui cellulari sudcoreani WorkLife e SecuSuite, che offrono rispettivamente funzionalità avanzate di gestione dei profili lavorativi su dispositivi mobili e di crittografia dati.

 

 

Gli ultimi anni, dicevamo, sono stati per BlackBerry un vero oceano in tempesta. Ma, dopo i vani sforzi profusi per sfondare nel mercato consumer e il crollo delle vendite di telefoni, l’azienda sembra essere forse arrivata in acque sicure e avere riposizionato la barra a dritta. Il suo stato di salute è ora considerato a un buon livello: il terzo trimestre fiscale si è chiuso a fine novembre con un fatturato di 793 milioni di dollari, contro gli 1,2 miliardi dello stesso periodo del 2013. A livello di perdite si è passati dai 207 milioni del secondo trimestre ai 148 attuali, diventati poi 12 milioni in seguito agli aggiustamenti contabili.

La notizia positiva arriva però dal fatto che, tra contante e investimenti, BlackBerry è tornata ad avere in cassa 3,1 miliardi di dollari, contro i 2,6 miliardi dello scorso anno. Inoltre, il margine di profitto lordo in termine percentuali è salito del 52%, segnando una crescita costante per il secondo trimestre consecutivo. Numeri che significano ossigeno e che permettono all’azienda di passare in modo deciso a una nuova strategia di espansione.

 

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