04/07/2016 di Redazione

Bmw accelera sui veicoli a guida autonoma con Intel e Mobileye

Le tre aziende hanno siglato una partnership per lanciare nel 2021 il primo modello di auto senza conducente. I lavori si concentreranno sul prototipo iNext, erede delle elettriche i3 e i8. L’obiettivo è però quello di lanciare una piattaforma di sviluppo

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La data, almeno nei piani strategici di Bmw, c’è: 2021. Secondo il colosso tedesco tra cinque anni le prime automobili a guida autonoma romberanno sulle nostre strade e saranno ovviamente infarcite di tecnologia. Quale? Al momento, il gruppo teutonico si è affidato a Intel e Mobileye, aziende con cui ha stretto una partnership ufficiale delineata durante un evento tenutosi nella sede Bmw di Monaco di Baviera. Il produttore tedesco ha quindi deciso di calare l’asso nella manica, con l’obiettivo di bruciare sul tempo tutti gli altri player, sia diretti concorrenti come Fca, sia società hi-tech come Google e Apple. Il modello di partenza su cui si concentreranno Bmw, Intel e Mobileye sarà la iNext, erede ideale delle i3 e i8, rispettivamente un’auto elettrica e una ibrida plug-in (veicolo a propulsione ibrida con batterie ricaricabili tramite rete domestica).

Ma l’idea della triade è quella di andare oltre il proprio “giardino”, lanciando quella che sarà a tutti gli effetti una piattaforma aperta per facilitare la collaborazione in questo settore. Non serve quasi dirlo, ma il contributo principale di Intel verterà sui processori, a cui si aggiungeranno però servizi cloud e sistemi di connessioni che forse potranno sfruttare anche i vantaggi delle reti 5G, attese per il 2020.

Dal canto suo, invece, Mobileye fornirà tecnologie hardware e software di sensoristica, localizzazione e “percezione” dell’ambiente. In particolare, l’azienda israeliana sfrutterà le potenzialità del nuovo system-on-chip (Soc) Eyeq 5, una serie di algoritmi che verrà implementata sulle piattaforme di elaborazione di Intel e la tecnologia Mobileye Road Experience Management (Rem) per la modellazione delle situazioni in tempo reale.

“Bmw, Intel e Mobileye sono convinti che la guida autonoma renderà gli spostamenti più sicuri e facili”, ha scritto il gruppo tedesco. “L’obiettivo della collaborazione è sviluppare soluzioni ‘a prova di futuro’ che non solo consentano ai guidatori di non tenere più le mani sul volante, ma che raggiungano anche il cosiddetto livello ‘eyes off’ e infine il livello ‘mind off’, trasformando così il tempo speso in macchina in un’occasione per svagarsi o lavorare”.

 

Rendering della Bmw iNext

 

Il passaggio da questi due gradi porterà poi all’ultimo stadio, descritto da Bmw come “driver off”: veicoli completamente senza esseri umani al volante, che potrebbero dare il La a una nuova generazione di servizi di car sharing e di modelli di business in stile Uber. Il primo passo concreto della partnership sarà la dimostrazione pubblica di un’automobile dotata di sistemi avanzati di guida automatica (Had, highly automated driving). Nel 2017, invece, la piattaforma verrà estesa alle flotte di veicoli con test ancora più esigenti.

 

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