16/12/2011 di Redazione

Boom di iPhone nel 2012. Rim ritarda il lancio di BBX

Secondo le ultime stime di Morgan Stanley, Apple potrebbe vendere l’anno prossimo 190 milioni di smartphone, più del doppio del 2011. Atteso anche il botto per gli iPad, con una domanda prevista di 80 milioni di unità. Spostato a fine anno, invece, il deb

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L’anno prossimo Apple potrebbe vendere 190 milioni di iPhone e oltre 80 milioni di iPad (rispetto ai 25 milioni di tablet spediti sul mercato quest’anno). I numeri li ha resi noti l’analista Katy Huberty di Morgan Stanley alzando di parecchio (nell’ordine del 40%) le stime a suo tempo elaborate dalla stessa società di ricerca.

Sta di fatto che, se le nuove stime elaborate sulla base di una nuova indagine effettuata su scala internazionale da AlphaWise di riveleranno corrette, la società di Cupertino raddoppierebbe nel 2012 i volumi di vendita del proprio smartphone. Alla fine del 2011 gli iPhone venduti potrebbero essere infatti 85-90 milioni, di cui 30-35 milioni solo nell’ultimo trimestre. Secondo le proiezioni della Huberty, il primo grande botto per gli iPhone si concretizzerà subito nei primi tre mesi del nuovo anno, quando i melafonini in consegna potrebbero toccare addirittura quota 54 milioni, di cui 41 milioni fuori dagli Stati Uniti.

Per il Ceo Tim Cook sarebbe una soddisfazione enorme a pochi mesi dalla scomparsa di Steve Jobs e in considerazione di un particolare che negli Usa è stato molto enfatizzato. Apple ha speso nel corso dei primi nove mesi del 2011 “solo” 1,8 milioni di dollari in attività di lobbyng con destinatari diversi organismi del governo federale statunitense (dalla Sec alla Federal Trade and Communications commissions fino alla Environmental Protection Agency). Microsoft, per lo stesso motivo, ha investito nello stesso periodo 5,5 milioni di dollari e Google circa 6, cui vanno aggiunti gli 1,3 milioni spesi da Motorola.

iPhone 4S


Un altro nome eccellente dell’universo hi-tech, e cioè Research in Motion, ha invece annunciato come il lancio dei primi BlackBerry con a bordo il nuovo sistema operativo BBX (BlackBerry 10) non avverrà come inizialmente previsto nei primi mesi del 2012 ma nell’ultima parte del prossimo anno. La spiegazione del cambio di programma è di natura tecnica: la compagnia ha deciso di  utilizzare nei nuovi smartphone un chipset più avanzato per migliorare ulteriormente l’efficienza energetica del device ma tale componente non sarà pronto prima dell’estate.

Nel frattempo la casa canadese deve fare i conti, per il terzo trimestre fiscale appena terminato (il 26 novembre), con ricavi e utili in forte regresso rispetto allo stesso periodo del 2010 – i primi sono scesi da 911 a 265 milioni di dollari, i secondi da 5,5 a 5,2 miliardi – nonostante le vendite di BlackBerry siano migliorate rispetto al secondo trimestre (14,1 milioni contro 10,6 milioni).

Ancora negativi, invece, i risultati dei tablet PlayBook: Rim ne ha spediti sul mercato negli ultimi tre mesi solo 150mila (50mila in meno rispetto al secondo quarter) nonostante i forti incentivi promozionali messi in campo e ha dovuto iscrivere a bilancio 485 milioni di dollari di spese relative all’inventario di magazzino dei PalyBook.

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