04/02/2016 di Redazione

Brevetti, Apple si fa segnare un altro gol da Virnetx

Il colosso di Cupertino è stato condannato da un tribunale texano a pagare 625 milioni di dollari alla società del Nevada che si occupa di licensing di tecnologie, in particolar modo per le reti private virtuali. La Mela ha annunciato che farà appello e c

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Apple perde per la seconda volta in tribunale contro Virnetx. La piccola realtà del Nevada si rivela essere quindi un vero e proprio incubo per il colosso di Cupertino, che è stato condannato dal tribunale di Tyler, in Texas, a risarcire Virnetx con 625 milioni di dollari per, questa la motivazione della sentenza, aver utilizzato alcuni brevetti senza averne fatto richiesta in prodotti come Facetime e iMessage. In particolare, si parla di tecnologie per la creazione di reti private virtuali. La cifra imposta dai giudici è addirittura superiore a quanto chiesto inizialmente da Virnetx, che si sarebbe accontentata di 532 milioni di dollari. Apple ha già annunciato che appellerà la sentenza. “Siamo sorpresi e rammaricati dal verdetto”, ha commentato un portavoce aziendale parlando con la Reuters. “Casi come questo portano ancora una volta alla luce l’estremo bisogno di riformare la legislazione sui brevetti”.

Come detto, non è la prima volta che Virnetx trascina in tribunale la Mela. Già nel 2012 la società del Nevada, il cui core business è sostanzialmente la gestione di brevetti tecnologici, si era vista riconoscere un risarcimento pardi 368,2 milioni di dollari, più un rimborso giornaliero di 360mila dollari fino a quando le due compagnie non avrebbero trovato un accordo. La questione, secondo un altro tribunale del Texas, riguardava sempre la violazione di Apple su quattro brevetti di Virnetx.

La sentenza di ieri non sconvolgerà sicuramente i conti della Mela, che può contare su una liquidità di circa 216 miliardi di dollari, ma il risarcimento imposto dal giudice texano rappresenta sicuramente una cifra molto alta per un caso di brevetti. Società come Virnetx si sono attirate in questi anni gli strali di molti colossi tecnologici, perché accusate di “trafficare” su brevetti e licenze per sperare di cogliere in fallo i produttori di hardware. Infatti, Virnetx sembra essere un’assidua frequentatrice di tribunali, con un particolare feeling per quelli texani.

 

Fonte: Virnetx

 

A maggio 2010, per esempio, l’azienda vinse un’altra causa, contro Microsoft, sempre sulle tecnologie per le reti private virtuali, intascandosi duecento milioni di dollari. Ma per Apple, che spera con l’appello anche di scoraggiare queste pratiche da parte dei cosiddetti “brevettifici” (o “patent troll”), c’è ancora speranza.

Ieri i legali del gruppo di Cupertino hanno depositato un documento chiedendo al giudice distrettuale Robert Schroeder di dichiarare nullo il processo in quanto, secondo gli avvocati, i difensori di Virnetx avrebbero fuorviato i giurati durante le arringhe finali, in particolare sull’ammontare del risarcimento. Non è ancora chiaro quando Schroeder si pronuncerà su questo particolare. Apple deve soltanto attendere.

 

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