31/07/2015 di Redazione

Bt, conti in leggera flessione: ma fibra e Tv sostengono la telco

L’operatore britannico ha presentato i dati del primo trimestre dell’anno fiscale 2015: il fatturato scende di due punti percentuali, ma salgono i profitti e i costi operativi si comprimono. Sono arrivati 217mila nuovi contratti per la banda larga e 60mil

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I massicci investimenti in fibra, la tecnologia Lte e le nuove offerte commerciali legate soprattutto al calcio – nel Regno Unito – hanno sostenuto i conti di Bt Group, che nel primo trimestre dell’anno fiscale 2015 ha riportato ricavi in leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-2%), pari a 4,2 miliardi di sterline, ma con profitti prima delle tasse di 694 milioni, in crescita del nove per cento. Un Ebitda di 1,45 miliardi (+1%) e utili per azioni di 6,7 pence completano il quadro. La divisione in miglior salute si è rivelata Bt Consumer, con un fatturato salito del tre per cento a 1,07 miliardi di sterline: il merito va rintracciato soprattutto nelle nuove connessioni a banda larga, con l’aggiunta di 217mila contratti e il raggiungimento di una copertura geografica pari all’80% del Regno Unito, e nel boom dei servizi Tv (+7%), grazie a 60mila utenze in più rispetto al trimestre precedente. Secondo Bloomberg, Bt è comunque riuscita ad attrarre spettatori dopo che a febbraio l’asta per i diritti calcistici di Premier League e Champions League era stata vinta dalla rivale Sky.

Il colosso di Murdoch aveva offerto, durante l’asta pubblica, oltre quattro miliardi di sterline per tre stagioni, fino al 2019, portandosi a casa cinque pacchetti su sette, equivalenti al 75% delle partite. Inoltre, l’operatore britannico a marzo è rientrato nel mercato mobile e ha già fatto sottoscrivere oltre centomila nuovi contratti, in attesa del via libera delle autorità all’acquisizione di Ee. “La transazione sarà completata entro la fine dell’anno fiscale”, ha commentato Gavin Patterson, Ceo della telco. Scendono invece rispettivamente di sei e due punti le entrate delle divisioni Bt Global Services e Bt Business.

Pesante, in particolare, la situazione del fatturato legato al settore Sme & Corporate voice (piccole e medie imprese, meno 6%): una prestazione che riflette la caduta libera della telefonia tradizionale aziendale, mentre i clienti si muovono sempre più verso i dati e i servizi VoIp. Infatti, il comparto Sme & Corporate data and networking è salito di tre punti, con buone performance nei prodotti di networking e nelle connessioni in fibra.

Bene anche i servizi gestiti e i servizi It (+3%). Il fatturato della divisione Wholesale è infine cresciuto dell’un per cento rispetto al Q1 del 2014, arrivando a 530 milioni di sterline (erano 525 un anno fa), con costi operativi compressi di due punti e un flusso operativo di cassa balzato dagli 11 milioni del Q1 del 2014 agli attuali 117 milioni.

 

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