10/03/2015 di Redazione

Build di Windows 10 a velocità grottesca: Microsoft ci pensa

Gabe Aul, general manager del gruppo Osg Data and Fundamentals, ha spiegato agli iscritti al Windows Insider Program perché i rilasci delle nuove versioni siano stati più lenti del previsto. La ricerca di stabilità ha finora prevalso, ma una strategia a d

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Le nuove “prove tecniche” di Windows 10, cioè le build destinate a chi è iscritto al programma Windows Insider, arriveranno con maggiore frequenza. Con quale frequenza? Microsoft non sa dirlo. Gabe Aul, general manager del gruppo Osg Data and Fundamentals, su Twitter e attraverso un blogpost ha cercato di spiegare il perché e il per come sia tanto difficile stabilire una cadenza regolare oppure anticipare con sicurezza la data dei rilasci. In risposta, a quanto pare, a numerosi solleciti e domande giunte dagli sviluppatori e dagli utenti Microsoft più entusiasti, ansiosi di poter testare nuove build del sistema operativo.

“Il tema che ha dominato i miei feed di Twitter nelle ultime due settimane è: ‘Voglio la prossima build!’”, scrive Aul. “Amo verere l’esaltazione spontanea delle persone desiderose di avere una nuova build e di testare nuove funzioni, è quello a cui miravamo quando abbiamo inaugurato il Windows Insider Program. Grazie per il vostro entusiasmo”. Retorica a parte, è vero che il programma di testing ha attualmente superato i due milioni di iscritti, testimonianza del livello di attesa che circonda Windows 10.

Proseguendo nel suo intervento, Aul ha spiegato che Microsoft starebbe considerando di l’idea di rilasci più frequenti di nuove build, per Windows 10 e per il futuro. E ha ammesso che, a suo dire, l’azienda è stata forse finora un po’ troppo conservativa e cauta, evitando release troppo estemporanee per il timore di rilasciare prodotti non stabili e pieni di bug.

In effetti, in linea teorica il programma Windows Insider permette agli iscritti di scegliere se ricevere tutti gli aggiornamenti, dunque con maggior frequenza e anche a discapito della qualità (facendo parte del cosiddetto Fast Ring), oppure limitarsi a quelli più stabili. Sul piano pratico, tuttavia, finora questa differenza non si è notata. In futuro le cose potrebbero cambiare, grazie a una distinzione più netta fra i due approcci: da un lato i rilasci rapidi, dall’altro un ciclo più lento che privilegia la stabilità.

 

Lo strumento Action Center, una delle novità di Windows 10

 

Una strategia a doppia, o addirittura tripla velocità è nell’aria: Microsoft starebbe considerando dunque di introdurre un nuovo “ring”, un circuito di tester disposti (anzi desiderosi) di essere travolti di aggiornamenti frenetici. “Proprio in questi giorni stiamo discutendo”, scrive Aul, “se sia il caso di correggere semplicemente l’equilibrio rapidità/rischio del Fast Ring o se creare un nuovo anello per coloro che davvero vogliono andare alla maggior velocità possibile”.

E aggiunge: “La scorsa settimana, e non scherzo, ho discusso con il mio gruppo di lavoro a proposito di un ring a ‘velocità grottesca’”, per poi promettere che qualsiasi decisione sarà comunicata tempestivamente. Per tutti i comuni mortali, l’intero discorso è se non altro una dimostrazione dell’interesse che sta montando intorno a Windows 10. E per Microsoft non è certo un dispiacere sottolinearlo.

 

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