21/11/2017 di Redazione

C'è del cloud in Danimarca: Google imiterà Apple e Facebook

La società di Mountain View seguirà l'esempio delle rivali di Cupertino e di Menlo Park costruendo un nuovo data center in terra danese. La località scelta è Aabenraa, la stessa in cui sorgerà il secondo sito di Apple.

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Nessun dubbio amletico: in Danimarca è opportuno costruire. Anche Google, dopo Facebook ed Apple, punta sulla patria di Amleto per allargare il proprio “footprint” europeo e lo fa con l'annuncio di un nuovo data center che sorgerà – guarda caso – vicino a quello del suo più diretto concorrente. Secondo quanto riferito da Reuters, infatti, la società di Mountain View ha già acquistato un terreno, “nel sud della Danimarca, adiacente al data center pianificato da Apple, per garantirsi la possibilità di costruire nello stesso luogo”. L'area geografica in questione è quella di Aabenraa, dove appunto sorgerà e diventerà operativa nel 2019 la seconda infrastruttura danese della Mela; il primo data center danese di Apple, invece, è quello di Viborg, nel nord del Paese: annunciato nel 2015, l'edificio da poco ultimato occupa un'area di 166mila metri quadrati.

 

I futuro data center di Google, invece, aprirà i battenti intorno al secondo trimestre del 2019. La scelta di Per non avere problemi di spazio in futuro, il terzo player mondiale nel mercato del cloud computing (dopo Amazon Web Services e Microsoft) si è portata avanti acquistando ad Aabenraa un nuovo lotto di terra di 131 ettari, che va ad aggiungersi a una precedente proprietà di 73 ettari situata a Fredericia, a un'ottantina di chilometri di distanza. “Google non ha progetti per i due lotti al momento”, ha dichiarato a Reuters una portavoce dell'azienda, “ma voleva assicurarsi la possibilità di espandere i propri data center in Europa se necessario”.

 

Tra le ragioni che possono aver spinto Google a scegliere Aabenraa non dobbiamo immaginae un'infantile voglia di dar fastidio alla concorrenza, ma piuttosto considerazioni di opportunità. Collocata vicino al confine tedesco, questa località è l'ideale climatico per i data center e lascia immaginare costi di alimentazione e raffreddamento piuttosto bassi. Per il ministro dell'Energia del governo danese, Lars Christian Lilleholt, la scelta di Big G è “un'ottima notizia. È un segnale del fatto che Google ha dei progetti in Danimarca, motivati credo dal fatto che abbiamo prezzi dell'energia per le aziende fra i più bassi in Europa e risorse tra le più verdi e in grandi quantità”. Resterà da vedere se ad Aabenraa anche Google, come Apple, prometterà di impegnarsi per l'obiettivo della sostenibilità energetica al 100%, interamente fondata sull'uso di risorse rinnovabili come vento e sole.

 

 

L'attuale rete di data center d Google

 

Tornando al presente, una novità nell'offerta cloud di Google è la disponibilità di offerte infrastrutturai (IaaS) basate su macchine con processori Intel Xeon di architettura Skylake. Per il momento, le regioni geografiche raggiunta da questa offerta sono sette: tre negli Stati Uniti (Iowa, South Carolina e Oregon), tre in Asia (Mumbai, Singapore e Taiwan) e una in Europa (Belgio). Fra le destinazioni d'uso, tutte caratterizzate da elevate esigenze di risorse di calcolo e di velocità, Google ha citato alcuni casi reali: attività di machine learning, esecuzione di algoritmi per il mercato finanziario e gli investimenti, produzione e trasmissione di contenuti televisivi.

 

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