11/09/2019 di Redazione

“Cervellone” Ibm e 650 milioni di euro nel quantum computing tedesco

Il governo di Angela Merkel ha stanziato un budget biennale di 650 milioni di euro per finanziare progetti di ricerca nel campo del calcolo quantistico. Una macchina Q System One per la prima volta verrà messa in funzione al di fuori degli Stati Uniti.

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La Germania vuol essere la punta di diamante del computing quantistico in Europa. Il governo tedesco spenderà nei prossimi due anni 650 milioni di euro per esplorare insieme a Ibm nuovi territori del quantum computing, un approccio al calcolo che permette di risolvere questioni complesse. Alle fondamenta c’è l’utilizzo di un sistema di calcolo basato non sul bit bensì sul qubit (quantum bit), in grado di aumentare esponenzialmente la quantità di informazione che può essere processata. Si tratta di un’intera area dell’informatica intersecata alla scienza, in cui la società di Armonk è da sempre pioniera e sostenitrice, avendo fra l’altro creato soluzioni accessibili non solo ai grandi istituti di ricerca ma anche alle aziende e agli sviluppatori software. Il computer Q System One di Ibm è arrivato attualmente a poter gestire 20 qubits.

 

L’amministratore delegato di Ibm, Ginni Rometty, ha incontrato Angela Merkel in settimana per suggellare l’alleanza. In base a un accordo stretto con la Fraunhofer Gesellschaft, associazione che riunisce una sessantina di istituti di ricerca nazionali, verrà istituito un team nel quale gli scienziati dell’azienda statunitense lavoreranno gomito a gomito con quelli tedeschi. 

 

Ibm inoltre è impegnata ad assemblare un nuovo esemplare di Q System One, che l’anno prossimo volerà dagli Stati Uniti alla Germania per trovare casa in una delle strutture della Fraunhofer Gesellschaft: per la prima volta una macchina di questo tipo sarà messa in funzione al di fuori dagli Usa. Da questa e da altre sedi, si potrà accedere alle risorse di calcolo e di memoria del “supercervello” attraverso il cloud.

 

Nel frattempo, i ricercatori tedeschi potranno accedere al patrimonio di informazioni del Q Network di Ibm. Come spiegato da Martin Jetter, senior vice president e presidente di Ibm Europe, il progetto sarà “un forte catalizzatore per l’innovazione e le capacità di ricerca europee”. In quali ambiti, precisamente? Molti e variegati, considerando che il computing quantistico può essere applicato allo studio dell strutture molecolari e delle reazioni chimiche, così come all’analisi del rischio finanziario, allo studio del meteo, alla genetica e alla Business Intelligence.

 

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