29/06/2010 di Redazione

Check-up gratuito per la sicurezza dati delle PMI

Symantec ha lanciato l'operazione Small Business Check-up: un sito-test in cui le Piccole e medie imprese con 36 domande sulla protezione dei dati sensibili e delle informazioni di valore dell'impresa ricevono suggerimenti sui rimedi da adottare

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Le domande sono 36 e ben dettagliate. Avendo il quadro ben chiaro in testa si può rispondere anche in un quarto d'ora.

Personalmente ho provato a fare il test del Symantec Small Business Check-up e in molte risposte ho tirato a indovinare perché non so tutto tutto e bene bene. Però il risultato che ho ottenuto è comunque interessante. Le mie informazioni e lo stato della sicurezza della mia (ipotetica) piccola azienda vengono confrontate con i risultati di 700 PMI europee ed EMEA e, contemporaneamente, ha alimentato il database comune.

http://www.emea.symantec.com/smallbiz-checkup/


Fra non molto avremo un quadro di dettaglio sullo "stato della sicurezza" nelle piccole e medie imprese europee dalla viva voce dei protagonisti che, speriamo, troveranno in gran numero vantaggioso fare un check-up al volo sul proprio stato.

L'iniziativa di Symantec è molto ben strutturata: esamina le problematiche relative alla sensibilità  aziendale circa i temi della sicurezza, la gestione delle informazioni, quante di quelle che circolano in azienda sono legate a obblighi di legge e quanto la conservazione o perdita di queste informazioni potrebbero mettere a rischio la continuazione stessa del business aziendale; chi vi ha accesso, se vi sono politiche orientate alla sicurezza formalizzate e conosciute dai dipendenti; se il sistema informativo ha automatismi per il backup, una gerarchia di responsabilità. Insomma, 36 domande "toste" cui rispondere.

I dati che le prime 700 PMI hanno fornito indicano che la sensibilità ai temi della sicurezza è alta nelle PMI tanto quanto nelle grandi: l'80% insomma sa che la conservazione delle informazioni sensibili è un tema critico e importante.

Oltre un terzo delle PMI ha minime capacità di tener traccia e controllare il modo in cui le informazioni critiche sono create, modificate, cancellate, consultate e spostate. Misure minime che però non sono sufficienti per rispettare le norme che riguardano la conservazione dei dati sensibili e quindi potrebbero far pagare pesanti multe.

Il 40% delle PMI non ha mai fatto un test delle proprie capacità di backup e recovery. Insomma, ci si affida allo stellone e che mai e poi mai accada di doverne fruire.

Glenn Woolaghan, senior director per le piccole imprese, EMEA di Symantec aggiunge: “Alcune aziende non sanno quanto spendono per la conservazione e l’accesso ai propri dati, mentre altre sono in grado di minimizzare questi costi. Sappiamo che la maggior parte delle aziende utilizza all’incirca solo il 30% del proprio data storage, per esempio, e che basterebbe gestire i dati in maniera più efficiente per risparmiare. Symantec Small Business Check-up è stato studiato per verificare se ci possono essere degli spazi di miglioramento rispetto a competitor di dimensioni aziendali simili attraverso un confronto tra settori”.

Le raccomandazioni personalizzate e il confronto della mia (ipotetica) azienda e le altre PMI


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