10/02/2016 di Redazione

Chiarito il mistero di Opera, la cinese Qihoo 360 è il compratore

Il gruppo proprietario della società dell’antivirus 360 Safeguard e del browser diffuso in Cina ha offerto il corrispettivo di 1,2 miliardi di dollari per acquistare Opera Software. Cifra alta per un obiettivo ambizioso: creare un nuovo colosso dell’adver

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Neanche il tempo di vagare fra le ipotesi, ed ecco chiarito il mistero dell’Opera. A mettere gli occhi sulla norvegese Opera Software, nota per il suo browser ma attiva soprattutto nel campo dell’advertising digitale, è la società cinese Qihoo 360 o meglio la holding di cui essa fa parte insieme ad altri soggetti, come il colosso del gaming Kunlun Tech. Da Oslo è arrivato, infatti, l’annuncio di un’offerta di acquisto di 1,2 miliardi di dollari, corrispondenti a 71 corone norvegesi per azione e a una valutazione dell’azienda pari a 10,4 miliardi di corone. Numeri alti, che garantirebbero un bel premio (oltre il 45%) rispetto al valore del titolo alla Borsa di Oslo la settimana scorsa, e che sono piaciuti agli investitori tanto da far rialzare il titolo stesso di oltre il 40%.

Opera Software piace al consorzio cinese capeggiata da Qihoo 360 e Kunlun Tech, per diversi motivi. Con l’acquisto da 1,2 miliardi di dollari, sostenuto dal fondo di investimenti Golden Brick and Yonglian, il gruppo potrà creare sinergie nel campo dei browser, ma anche dell’advertising digitale e delle tecnologie per la compressione dei dati (rivolte, per esempio, agli Oem). Per quanto riguarda la navigazione Web, mentre nel mercato dei browser per Pc la quota di Opera è inferiore all’1,4%, nel mobile (smartphone e tablet) Opera Mini detiene un buon 7,28%, secondo i dati di NetMarketShare.

Con l’acquisizione, inoltre, Opera potrà raggiungere più facilmente il mercato cinese con i suoi prodotti, e allo stesso tempo Qihoo e Kunlun potranno sfruttare la piattaforma di mobile advertising dell’acquisita per promuovere se stessi. “C’è una forte strategia e una logica industriale dietro l’acquisizione di Opera da parte del consorzio”, ha dichiarato in una nota scritta il Ceo dell’azienda norvegese, Lars Boilesen. “Il passaggio di proprietà rafforzerà la posizione di Opera nell’offrire a clienti e partner una ancor migliore innovazione e per accelerare i nostri piani di espansione e crescita”.  L’amministratore delegato di Kunlun Tech, Yahui Zhou, ha invece sottolineato che “combinando Opera con Kunlun, Qihoo e Golden Brick, il consorzio unirà le forze per consolidare la nostra posizione dominante nel Web su scala mondiale”.

Prima che tutto questo sia possibile, serviranno come da prassi l’approvazione degli azionisti di Opera Software e quella degli enti governativi. Per quest’anno, la società stima di raccogliere fra i 690 milioni e i 740 milioni di dollari di fatturato, crescendo rispetto ai 616 milioni di dollari ottenuti nel 2015.

 

 

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