18/10/2017 di Redazione

Chrome dice 62, Gmail per iOs si aprirà a nuovi account

Google ha rilasciato una nuova versione del browser, con alert diffusi per le connessioni http, nuove Api e Opentype Variable Fonts. Mountain View ha inoltre inaugurato un programma di testing pubblico per una beta del proprio servizio di posta che introd

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Avvisi più efficaci per allertare l’utente quando naviga su siti forniti via http, supporto per gli Opentype Variable Fonts, 35 correttivi per altrettanti bug e molto altro. Google ha rilasciato sul canale stabile Chrome 62 per Windows, macOs e Linux, nuova versione del browser utilizzato da quasi sei navigatori su dieci in ambito desktop per un totale di oltre due miliardi di installazioni su tutte le piattaforme. Fra le varie novità, quella sicuramente più visibile all’utente finale riguarda i siti che si appoggiano ancora al protocollo Http e non all’Https. Nel primo caso, infatti, tutte le pagine fornite con la vecchia tecnologia verranno contrassegnate di default come “non sicure”. Un modo come un altro per forzare sviluppatori e webmaster a passare all’Https, che rientra nella filosofia di Big G per un Web più sicuro.

Sono invece diversi gli aggiornamenti pensati in modo esplicito per gli sviluppatori. A partire dalle Network Information Api, che danno la possibilità ai creatori di app e pagine di ottenere i dati sulle performance delle connessioni lato client, in modo da migliorare l’erogazione di contenuti. Dalla versione 62 Chrome integra anche il supporto alle modifiche dei font Opentype: in questo modo è possibile variare costantemente i caratteri risparmiando spazio e banda, in quanto i font vengono caricati sempre da un file unico e compatto.

Lo stile e le dimensioni possono essere modificati utilizzando le rispettive proprietà dei fogli di stile (Css). Ma sono in arrivo anche altre due Api. La prima è W3c Media Capture from Dom Elements, che permette ai siti di registrare i contenuti in tempo reale in un formato Mediastream direttamente dall’interfaccia HtmlMediaElements. Il materiale può essere prelevato utilizzando il metodo captureStream(), trasmesso con tecnologia Webrtc ed elaborato con Webaudio.

La seconda Api è Ambient Light Sensor, che dà accesso ai sensori di luminosità presenti sui dispositivi. Ovviamente l’interfaccia si può sfruttare soltanto nei casi in cui i device integrino questi componenti, come nel caso degli smartphone. Ma Chrome 62 non è l’unica novità pensata dal colosso di Mountain View per i suoi utenti.

L’azienda ha infatti iniziato a testare una funzionalità di Gmail molto attesa dagli utenti iOs: la possibilità di configurare account di posta terzi sulla stessa app. È possibile registrarsi al programma beta da questa pagina. Per essere arruolati è sufficiente utilizzare attualmente Gmail su iOs, disporre di un altro account non-Google e avere installato su iPhone o iPad iOs 10 o versioni successive. Gmail per Android supporta servizi di posta di terze parti già da diversi anni.

 

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