17/01/2019 di Redazione

Cina e videogiochi spingono il mercato delle app mobili

Nel 2018 sono state installate 194 miliardi di applicazioni, per un business di 101 miliardi di dollari. Effettuati nel Paese del Dragone il 50% dei download. I gamer hanno alimentato ricavi pari al 74% della spesa complessiva.

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Il mercato delle applicazioni mobile non è mai stato così in forma. Secondo l’ultimo report di App Appie, nel 2018 i download sono stati oltre 194 miliardi, per una crescita rispetto al 2017 del 35 per cento. I dati elaborati dalla società di consulenza e ricerca riguardano le statistiche dei due “negozi virtuali” più popolari, Google Play Store e Apple App Store, oltre alle piattaforme di terze parti cinesi. E il Paese del Dragone, che al momento sta contribuendo ad affossare il mercato, è stato eletto prima superpotenza mondiale delle applicazioni, avendo pesato quasi per il 50 per cento in termini di download totali e per il 40 per cento dal punto di vista della spesa. Una spesa che, secondo l’indagine, ha generato un business di 101 miliardi di dollari, segnando così un più 75 per cento sul 2016. Grandi protagonisti, soprattutto grazie agli acquisti in-app, sono stati i giochi, che hanno rappresentato il 74 per cento dei ricavi di sviluppatori e software house.

I più fruttiferi? Fate/Grand Order, Honour of Kings e Monster Strike, mentre i più utilizzati scaricati sono stati Anipop, ancora Honour of Kings e l’immarcescibile Candy Crush Saga. I software non giochi più installati sono invece stati Facebook Messenger, Facebook, Whatsapp, Tik Tok e Instagram.

Al traino del settore, se si guardano i volumi, hanno contribuito in modo massiccio anche India (più 165 per cento), Indonesia (55 per cento) e Brasile (25 per cento), mentre gli Stati Uniti si sono dovuti accontentare di un modesto più 5 per cento. La media mondiale è stata del 35 per cento. Diverso invece il discorso della spesa, che vede gli Usa terzi con un aumento del 70 per cento sul 2016, anticipati da Corea del Sud (più 80 per cento) e Cina (più 140 per cento).

Lo scenario cambia ancora se si confrontano i numeri relativi alla quantità di applicazioni installate in media sugli smartphone. A causa di modelli a basso costo con un quantitativo di storage limitato, ancora molto popolari nel Paese del Dragone, gli utenti cinesi non possono scaricare troppo software in contemporanea. Quindi, secondo il report, i telefoni all’ombra della Grande Muraglia “ospitano” una cinquantina di app contro le cento dei dispositivi statunitensi, coreani, giapponesi e australiani.

 

Fonte: App Annie

 

Un numero in costante crescita, che certifica ulteriormente la nostra dipendenza dagli smartphone. Secondo App Annie, nel 2018 in media gli utenti hanno passato su cellulari e tablet circa tre ore di tempo. E nei prossimi mesi? Gli analisti prevedono un business in crescita di un altro 20 per cento, a 120 miliardi di dollari, pari al doppio dei ricavi generati dall’industria cinematografica. I videogiochi rappresenteranno il 60 per cento del fatturato, mentre il consumo di video continuerà ad aumentare, arrivando a occupare il 15 per cento del tempo speso a visualizzare contenuti multimediali.

 

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