29/09/2015 di Redazione

Cinquecentomila villaggi indiani navigheranno grazie a Microsoft

Durante un incontro con il primo ministro indiano, Narendra Modi, il Ceo Satya Nadella ha annunciato un progetto che porterà connettività a banda larga a circa quattro milioni di persone oggi non raggiunte da copertura Internet. Google, invece, regalerà c

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Saranno i dirigenti dai natali indiani - Satya Nadella per Microsoft, Sundar Pichai per Google –, saranno i calcoli del marketing oppure l’ispirazione etica, in ogni caso i due giganti dell’It californiani si sfidano a colpi di “regali” all’India. Qualche giorno fa Big G ha annunciato di voler installare 400 reti WiFi in altrettante stazioni ferroviarie che mediamente servono una massa di 10 milioni di passeggeri, molti dei quali non sono raggiunti da copertura Internet nelle loro abitazioni. Un centinaio fra le stazioni a più alta frequentazione saranno equipaggiate di WiFi già entro il 2016 e al loro interno si potrà non solo ottenere un collegamento al Web essenziale, ma – così promette Google – una connessione in grado di sostenere applicazioni impegnative, come lo streaming video.

Ora è il turno di Microsoft: durante una cena di rappresentanza organizzata per il primo ministro indiano, Narendra Modi, in visita negli States, Nadella ha annunciato una collaborazione fra Microsoft e il governo del Paese asiatico, attualmente impegnato in diversi progetti di ammodernamento tecnologico del suo immenso territorio. L'iniziativa prevede di portare connettività Internet in circa 500mila centri cittadini e rurali (cioè buona parte dei 640mila conteggiabili in India) e a una popolazione di quattro milioni di abitanti. “Crediamo”, ha detto Nadella, “che la connettività a banda larga e a basso costo, abbinata all’enorme intelligence che si può ottenere con il cloud computing e la raccolta dei dati, possa aiutare i governi e le aziende di ogni dimensione a ottenere creatività, efficienza e produttività”.

 

Satya Nadella, Ceo di Microsoft

 

L’azienda di Redmond applicherà su vasta scala una tecnologia di rete finora sperimentata in una scuola del distretto di Srikakulam, nell’India centro-orientale. Il metodo sfrutta il cosiddetto “white space”, cioè lo spettro non utilizzato tra frequenze televisive, tema su cui fra l’altro Microsoft indagava da anni proprio con lo scopo di portare connettività a banda larga in zone svantaggiate e a costi contenuti. A inizio 2013, in Kenya la multinazionale di Redmond aveva collaborato con il governo locale con il progetto 4Arika, mirato appunto a utilizzare il white space per ridurre il digital divide.

La filantropia, in ogni caso, non c’entra o comunque non è l’unico motivo ispiratore di queste iniziative. Per Google e per Microsoft, “regalare” l’accesso a Internet a milioni di utenti per cui il Web è ancora un mondo sconosciuto, o poco frequentato, significa allargare il pubblico dei propri servizi e inserzioni pubblicitarie. Per Google, poi, c’è l’ulteriore incentivo di voler guadagnare le grazie di Narendra Modi dopo le recenti indagini dell’antitrust indiano sul motore di ricerca, sospettato di abuso di posizione dominante.
 

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