27/02/2014 di Redazione

Cio preoccupati: chi si occuperà del mainframe?

Uno studio di Compuware svela che due terzi dei chief information officer sono preoccupati della mancanza di competenze in ambito mainframe che potrebbe profilarsi in futuro, a fronte del ricambio generazionale e della crescente complessità delle implemen

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L’avanzata del cloud e della virtualizzazione non significa che il caro vecchio mainframe sia destinato a rapido pensionamento. Tutt’altro. A detta di uno studio di Compuware, non saranno certo le aziende ad abbandonare questo sistema di computing dedicato soprattutto alle applicazioni critiche, quanto piuttosto le nuove generazioni di professionisti dell’It, che potrebbero non vantare una formazione aggiornata e adeguata. In realtà l’approccio ibrido al cloud portato avanti da molti vendor sta dimostrando come le innovazioni non comportino la morte delle risorse tradizionali, e si sta sviluppando un’offerta  di soluzioni che permettono di integrare le risorse on premise e off premise o di spostare dinamicamente i carichi di lavoro dalle une alle altre a seconda delle necessità.

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A minare l’esistenza del mainframe è un altro motivo: il rischio della carenza di competenze professionali che si prefigura per i prossimi anni. La ricerca di Compuware, realizzata da Vanson Bourne intervistando 350 chief information officer di grandi aziende in Australia, Benelux, Francia, Germania, Italia, Spagna, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, rivela che due terzi dei Cio sono preoccupati per la mancanza di nuove risorse in ambito mainframe.

Siamo davanti a un paradosso: l’81% dei resposabili dell’It aziendale si è detto convinto che il mainframe rimarrà un elemento fondante nel business della propria organizzazione anche nel prossimo decennio; allo stesso tempo, il 66% ritiene che, con il pensionamento degli attuali professionisti esperti di mainframe, si creerà un gap di competenze che le nuove generazioni non saranno in grado di colmare.

Questa opinione conferma quella già emersa nell’analoga ricerca commissionata da Compuware nel 2011. Rimangono simili anche le specifiche preoccupazioni dei Cio, in testa l’aumento dei rischi legati alle applicazioni (61%) la riduzione della produttività (61%) e un incremento dei ritardi nelle esecuzioni dei progetti (56%) sono in cima alla lista delle loro preoccupazioni. Eppure – paradosso nel paradosso – non sembra che le aziende e i loro responsabili It stiano compiendo troppi sforzi per cambiare questa situazione.

Il 40% dei Cio, infatti, non ha ancora elaborato un piano di crisi  per far fronte ai rischi generati dalla mancanza di competenze in ambito mainframe. La preparazione delle aziende è aumentata di poco rispetto ai livelli del 2011, quando il 46% dei chief information office aveva ammesso di essere impreparato di fronte al problema. D’altra parte, una formazione in ambito mainframe non si improvvisa.

“Le applicazioni mainframe”, ha commentato Kris Manery, senior vice president e general manager, Mainframe Solution Business Unit di Compuware, “sono state aggiornate e potenziate più volte nel corso degli ultimi trent’anni, le modifiche hanno aumentato le complessità in fase di gestione. Mentre gli sviluppatori mainframe più esperti hanno familiarità con questi sistemi, la nuova generazione di sviluppatori può aver bisogno anche di un paio di anni prima di cominciare”.

“Nel momento in cui la maggioranza degli addetti mainframe si avvicina alla pensione”, ha proseguito Manery, “i manager devono decidere in fretta a chi affidare questo incarico e definire un piano concreto che faciliti la transizione. Per esempio, modernizzando l’ambiente di sviluppo del mainframe e abilitando l’utilizzo di strumenti di sviluppo e controllo in grado di eseguire un’analisi approfondita sul funzionamento di queste applicazioni, i manager hanno la possibilità di aiutare gli sviluppatori con meno esperienza a migliorare in fretta, riducendo i rischi di fallimenti legati all’applicazione”.

Oltre al problema del passaggio generazionale, c’è poi quello della crescente complessità dei mainframe aziendali, oberati da aspettative e carichi di lavoro sempre più impegnativi. Un altro recente studio di Compuware, pubblicato a fine 2013, indica che quasi il 90% (89%) dei Cio ha aumentato sensibilmente il carico di lavoro rispetto a cinque anni fa. Il risultato è una crescente tendenza a utilizzare il mainframe per l’implementazione di applicazioni progettate in funzione degli obiettivi del cliente; il 91% degli intervistati ritiene che questo sia il momento di maggior pressione in questo senso. A fronte delle crescenti aspettative, il 55% dei Cio (erano il 56% nel 2011) sostiene che il team addetto al mainframe fatica a tenere il ritmo dei continui cambiamenti del business.


“L’aumento delle complessità nell’It, la maggiore pressione sul mainframe e la possibile mancanza di competenze sono fattori che accrescono il rischio di fallimenti dell’It”, ha concluso Manery. “L’introduzione del mobile e del cloud, con l’esplosione di nuove applicazioni front-end, device e data service, costringono le applicazioni mainframe a un duro lavoro. Anche se rappresenta un passo fondamentale per il business, questo cambiamento porta con sé molte sfide per le aziende a cui occorrono le necessarie competenze per la gestione delle applicazioni mainframe in grado di soddisfare le nuove esigenze del clienti. Nel mondo di oggi, connesso 24/7, i manager devono possedere le conoscenze e gli strumenti necessari per offrire servizi innovativi e un sistema It efficiente e aggiornato”.

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