12/02/2015 di Redazione

Cisco cresce nel secondo trimestre e dichiara guerra a VMware

Il colosso statunitense aumenta il ricavo del 7% rispetto al Q2 dell’anno fiscale 2014. Buona performance dei prodotti di networking ridefinito dal software, saliti di 350 punti percentuali. Ora la società è maturata nel settore del software-defined netwo

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Tra Cisco e VMware è sfida aperta, almeno secondo le intenzioni del colosso di San Jose, che ha presentato l’undici febbraio i risultati del secondo trimestre fiscale, chiuso il 24 gennaio 2015. L’attenzione è finita quasi tutta sulle performance di crescita dei suoi prodotti di networking ridefinito dal software, campo in cui si trova a lottare fianco a fianco proprio con VMware.

Bene, nel Q2 Cisco ha riportato un ricavo totale di 11,9 miliardi di dollari, aumentato del 7% rispetto al secondo trimestre dell’anno fiscale 2014, un risultato reddituale di 2,4 miliardi (+67%) e utili per azioni di 0,46 dollari.

Ma sembra proprio il settore di prodotti software-defined networking a fare la parte del leone: le vendite delle recenti soluzioni switch Nexus 3000 e Nexus 9000, elemento fondamentale delle architetture Sdn di Cisco, sono cresciute del 350%. Il numero di imprese che si affida all’azienda per implementare il networking ridefinito dal software è passato, dal primo al secondo trimestre, da 970 a 1.700.

Ed è qui che si infiamma la competizione con VMware. Cisco ha deciso infatti di lanciare la sua architettura Sdn, ribattezzata Application Centric Infrastructure, come diretta concorrente del software Nsx di VMware, che già si proponeva come alternativa ai network tradizionali. “Li batteremo e ci divertiremo a farlo”, ha dichiarato un aggressivo John Chambers, Ceo della società, che si aspetta un ulteriore crescita totale del 3,5% nel trimestre corrente.

Uno dei settori trainanti dell’offerta di Cisco potrebbe essere la divisione Meraki, che offre servizi di cloud e networking e che ha raddoppiato i ricavi su base annua. Sicuramente, a detta dei vertici, non ci saranno sorprese positive né dai mercati emergenti né dalla vendita di prodotti ai service provider. La Cina, ad esempio, ha già riservato non pochi grattacapi a Chambers: le performance di Cisco nel Paese asiatico sono crollate del 19%, in seguito probabilmente anche ad accuse di spionaggio informatico rivolte da Pechino all’azienda statunitense.

 

 

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