17/03/2016 di Redazione

Cloud, Google apre le porte a un nuovo cliente molto speciale

Secondo indiscrezioni circolate in Rete, Apple avrebbe deciso di affidarsi alla piattaforma di Big G per alcuni servizi iCloud, dicendo così parzialmente addio ad Amazon Web Services. La Mela potrebbe così spendere circa la metà rispetto a oggi.

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Sono in corso movimenti significativi nei cieli di Mountain View. Questa volta non si parla di droni, ma di cloud. Secondo uno scoop di Crn, Google avrebbe steso il tappeto rosso a un nuovo, importantissimo, cliente. Vale a dire Apple che, “stanca” di pagare circa un miliardo di dollari l’anno ad Amazon Web Services (dato Morgan Stanley) per ospitare i propri servizi iCloud, avrebbe deciso di affidarsi al proprio “arcinemico”, almeno in campo mobile, sborsando così molto meno. Si parla di una cifra oscillante tra i 400 e i 600 milioni di dollari ma, ovviamente, conoscendo la riservatezza di Apple sarà difficile ottenere numeri precisi. La Mela, comunque, non avrebbe tagliato completamente i ponti con Aws, la cui infrastruttura ha ospitato in questi anni (insieme a Microsoft Azure), i servizi sulla nuvola di Cupertino.

In sintesi, si tratterebbe quindi di una riduzione della dipendenza dal gruppo di Seattle per spostarsi progressivamente verso la Google Cloud Platform. Secondo Amir Efrati, giornalista di The Information che ha seguito da vicino la questione, ci vorrà un anno per completare la transizione. Sulla difensiva invece Aws, che ha sottolineato come la scelta della Mela non rappresenti una “defezione in grado di incidere sul piano competitivo”.

Ma non c’è dubbio che Amazon Web Services non sia molto contenta della decisione di Apple. Google e Aws sono da tempo impegnate in una battaglia senza esclusione di colpi nel mercato del cloud pubblico, in particolare dal punto di vista dei prezzi della propria offerta. A inizio 2016, Big G ha dichiarato che i propri servizi costano fino al 41% in meno rispetto a quelli del colosso fondato da Jeff Bezos.

Ma non è detto che in futuro la Mela decida di stringere ulteriormente i cordoni della borsa. Il gruppo di Cupertino è infatti impegnato in un ambizioso piano di progettazione e realizzazione di data center. Al momento, Apple sta costruendo nuove sale macchine in Irlanda, Danimarca e Stati Uniti (Nevada e Arizona), oltre al potenziamento del centro di Prineville (Oregon). Ecco quindi che presto anche Google potrebbe iniziare a piangere, come oggi sta probabilmente facendo Aws. Anche se non lo ammetterà mai.

 

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