29/11/2018 di Redazione

Cloud ibrido, blockchain e AI nel cuore di Aws

Dalla conferenza re:Invent di Las Vegas la multinazionale ha messo in vetrina le novità in arrivo nei prossimi mesi: dalla nuova offerta che porta la nuvola direttamente nei data center dei clienti (anche con Vmware) ai servizi basati su registri distribu

immagine.jpg

Amazon Web Services costruisce un avamposto cloud anche nei data center delle aziende. Dall’evento globale re:Invent in corso a Las Vegas, il colosso statunitense ha svelato un nuovo prodotto che si affianca all’offerta ibrida realizzata con Vmware. La soluzione si chiama Aws Outposts (che significa proprio avamposto) e, sostanzialmente, permette ai clienti di portarsi in casa l’hardware di Amazon Web Services. È un servizio completamente gestito, che offre elaborazione e storage in rack con lo stesso design dei server utilizzati da Aws. L’azienda mette a disposizione due varianti: la prima, Vmware Cloud on Aws Outposts, si appoggia al pannello di controllo del colosso della virtualizzazione, mentre la versione “standard” consente ai clienti di sfruttare le stesse Api della nuvola del provider di Seattle.

Almeno fino all’annuncio dei prodotti sviluppati insieme a Vmware, Amazon Web Services aveva sostanzialmente rifiutato l’idea del cloud ibrido, preferendo difendere la propria strategia pubblica (e le proprie quote di mercato). “I clienti ci dicono di non volere un’esperienza ibrida che provi a ricreare una versione ridotta del cloud on-premise, perché è sempre fuori sincrono e richiede molto lavoro di spostamento, di gestione dell’hardware personalizzato” e così via, ha spiegato il Ceo Andy Jassy da Las Vegas.

Con Outposts, il provider vuole portare direttamente la propria infrastruttura in casa alle organizzazioni, offrendola come servizio (se si vuole) completamente gestito e configurabile. Né Aws né Vmware (sul palco del re:Invent è salito anche il Ceo di quest’ultima azienda, Pat Gelsinger) hanno fornito dettagli sul go-to-market, ma è possibile che la nuova soluzione venga venduta seguendo lo stesso modello Vmware Cloud on Aws, coinvolgendo anche in numerosi partner delle due multinazionali. Il lancio ufficiale è atteso nella seconda metà dell’anno prossimo.

 

Il primo tuffo nella blockchain per Amazon Web Services

Ma gli annunci del gigante statunitense non si sono fermati qui. La società ha deciso anche di buttarsi per la prima volta nella tecnologia della blockchain, lanciando due servizi simili ma sostanzialmente diversi. Il primo, Amazon Quantum Ledger Database (Qldb), è un registro dipendente da un’autorità centrale di controllo che permette di elaborare e verificare le informazioni in modo trasparente e veloce.

Come la catena di blocchi, è anche basato sulla crittografia ed è immutabile, dando così ai partecipanti la possibilità di verificare sempre con esattezza la sequenza di operazioni effettuate. Il secondo servizio, invece, dà ai clienti maggiore libertà di esecuzione: Amazon Managed Blockchain consente infatti di creare e gestire reti peer-to-peer sulla blockchain di Ethereum o sul progetto Hyperledger della Linux Foundation. Anche in questo caso, la piattaforma è gestita per semplificare le prime operazioni di setup e per fornire scalabilità automatica.

 

L’intelligenza artificiale sulla nuvola di Aws

Non potevano però mancare annunci legati all’intelligenza artificiale. Aws ha lanciato Amazon Elastic Inference, un servizio che permette a imprese e sviluppatori di collegare soltanto la giusta quantità di schede Gpu acceleratrici alle istanze di tipo Ec2, riducendo anche del 75 per cento i costi dell’allenamento dei modelli di apprendimento approfondito in fase di inferenza. Il componente dà libera scelta sul tipo di istanza da attivare per i bisogni di Cpu e memoria delle applicazioni, configurando a parte “la quantità di acceleratori di inferenza” senza modificare il codice.

È possibile quindi partire con un teraflop, scalando se necessario fino a 32: Elastic Inference è in grado di capire quando il framework in esecuzione su una determinata istanza necessita di una “spinta” oppure di una riduzione dell’intensità. Sempre in questo settore, Aws ha svelato infine il chip Inferentia per il machine learning, progettato completamente dagli ingegneri di Annapurna Labs (acquisita nel 2015). Disponibile trasversalmente su Ec2, il processore offrirà throughput più alti, bassa latenza e costi ridotti.

 

ARTICOLI CORRELATI