03/09/2012 di Redazione

CNP UniCredit Vita: il re-hosting come risorsa per il business

La necessità di minimizzare i costi di gestione di un portafoglio di polizze vita in stato di “run-off” è stata la spinta per attivare un progetto di migrazione da mainframe a Unix fortemente innovativo e volto ad incrementare i livelli di servizio. A por

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Lo scorso ottobre si sono concluse con successo le operazioni relative a un importante progetto di re-hosting realizzato da T-Systems Italia in collaborazione con CNP Unicredit Vita, la compagnia di bancassurance controllata dal gruppo francese CNP Assurances e partecipata da  UniCredit Group.

Ma come nasce l’idea di questo progetto? A spiegarlo nei dettagli a ICTBusiness è Filippo Del Boca, IT Manager di CNP Unicredit Vita. “Gli elementi alla base del progetto – racconta - sono comuni a molti Cio, e cioè il fatto di poter controllare meglio i costi dell’IT, che rappresentano circa un terzo dei costi complessivi di funzionamento di CNP. Il presupposto per intervenire su un’applicazione strategica per l’azienda che girava sull’unica macchina mainframe in attività è stato quindi di business, di una maggiore sostenibilità del business”.

Filippo Del Boca, IT Manager di CNP Unicredit Vita


L’intervento ha previsto lo spostamento di un’applicazione di tipo “mission critical” per la gestione del portafoglio delle Polizze Vita (circa 3mila programmi nel complesso) da piattaforma mainframe z/OS a Unix AIX. Interventi che sono ricorrenti in ambienti informativi popolati da applicazioni legacy (e le banche sono non a caso fra i soggetti più interessati dal fenomeno) ma che non sempre si concretizzano a regola d’arte, sia sotto il profilo tecnico-operativo (il porting non prevede riconversioni o riscritture sostanziali dei codici sorgenti e, soprattutto, modifiche funzionali per le applicazioni oggetto di migrazione) che sotto quello dei benefici procurati per l’azienda.

Nel caso di CNP Unicredit Vita, invece, il re-hosting ha rispettato in toto - grazie al sostanziale contributo di T-Systems Italia, alla sua prima esperienza in questo ambito e ora nella condizione di elevare questa esperienza allo status di grande opportunità di replicabilità su altri clienti - i canoni di cui sopra dimostrandosi a tutti gli effetti un caso di eccellenza. Per la forte innovazione assicurata ai processi e, come conferma Del Boca, per la capacità di produrre vantaggi concreti e direttamente misurabili soprattutto alla voce “riduzione del TCO (Total Cost of Ownership)”: a parità di perimetro il saving sulle spese di gestione è di circa il 50%.

Il progetto si è sviluppato nell’arco di dieci mesi (da gennaio a ottobre 2011) e la stretta sinergia operativa venutasi a creare fra i team delle due aziende è sicuramente stata favorita da una partnership pluriennale (con T-Systems nel ruolo di fornitore di servizi IT in outsourcing) in essere fin dal 2005 ed ora estesa fino al 2014 per attività quali la gestione operativa e sistemistica del nuovo ambiente Unix AIX e del backup fisico dei dati, i servizi di monitoraggio e controllo, il reporting dei livelli di servizio e il Disaster Recovery “a freddo”, nonché i servizi di telecomunicazione.

Dal punto di vista tecnico, è stata trasferita un’applicazione da un ambiente legacy ad uno open intervenendo con strumenti automatici di traduzione (al fine di ridurre la durata della fase di migrazione e permettere a CNP di concentrare le proprie risorse nelle fondamentali fasi di test e certificazione e di ridurre l’impatto organizzativo della migrazione stessa) ed interfacce di normalizzazione dei protocolli.

Non meno importante il fatto che, rispetto al mainframe, la nuova piattaforma Unix AIX garantisce all’azienda maggiore flessibilità nella fruizione di risorse aggiuntive (scalabilità), con il non trascurabile vantaggio di minori oneri di gestione a carico di CNP.


Messe in campo le competenze migliori. E i risultati si vedono

Un elemento chiave del successo dell’operazione è stato come detto la stretta collaborazione con T-Systems, che ha lavorato al fianco di CNP da subito, nella fase di macro analisi e di screening iniziale dei pro e contro dell’intervento di re-hosting.

“Le necessarie verifiche di fattibilità –precisa in tal senso Del Boca – sono andate a buon fine ed è stato quindi definito il team di lavoro composto dal fornitore, da terze parti e altri partner oltre allo staff interno. Abbiamo messo in campo le migliori risorse in fatto di competenze tecnico-sistemistiche da un lato e applicative dall’altro, proprio perché non l’abbiamo mai considerato solo un progetto squisitamente tecnologico, senza ricorrere ad ulteriori consulenze esterne.

T-Systems Hosting Services

Il progetto, e questo è un altro elemento distintivo del percorso di migrazione portato a termine da CNP, è stato fortemente sponsorizzato dall’Amministratore Delegato e dal Direttore Generale dell’azienda, nonché monitorato direttamente dalla casa madre di Parigi. Ad aggiungere ulteriore valore al tutto, come sottolinea l’IT manager, la creazione di un comitato operativo e di un comitato guida (composto anche da rappresentanti di T-Systems) per seguire ad ogni passo lo sviluppo dei lavori di porting e risolvere strada facendo le criticità emerse.

Gli obiettivi minimi prefissati da CNP UniCredit Vita erano sostanzialmente due, e complementari fra di loro: abbassare i costi operativi e mantenere anche sulla nuova piattaforma il livello di servizio dell’applicazione garantito in precedenza dal mainframe. Obiettivi raggiunti e superati rispetto a diversi parametri, a cominciare dal saving di natura economica, nell’ordine del 40-50% relativamente alla componente IT, per arrivare alle prestazioni in fatto di elaborazione, oggi superiori nell’ordine del 35%. Riassumendo in sintesi l’intero iter del progetto, Del Boca ha ricordato come la messa in produzione è avvenuta dopo 10 mesi dall’inizio dei lavori, “con una qualità del rilascio buono e senza particolari anomalie sin dal primo giorno per l’operatività dei circa 70 addetti interni oltre alla Rete di Vendita, che praticamente non si sono accorti di nulla”.

L’intervento ha registra inoltre altri benefici legati alla disponibilità dei servizi online offerti alla rete di vendita attraverso il colloquio fra il front-end e l’applicazione, colloquio che si sviluppa attraverso una serie di Web services. “Con la virtualizzazione delle macchine – questa al sottolineatura di Del Boca – abbiamo potuto gestire bene sia le attività operative che quelle di aggiornamento ed archiviazione senza il vincolo di effettuare il batch solo di notte”.


Il re-hosting è stato quindi completato nei tempi e nei modi a suo tempo preventivati e per CNP questo ha significato poter immediatamente liberare nuove risorse di budget per l’IT nell’ottica di elevare ulteriormente il ruolo delle tecnologie a supporto al business. E le parole di Del Boca concretizzano appieno un concetto buono (spesso) solo sulla carta: “è stato un progetto portato a termine con soddisfazione – ha concluso infatti il manager - che ci ha permesso di generare nuova efficienza e di porre solide basi per affrontare futuri interventi in ambito tecnologico per innovare ulteriormente i processi”.

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