31/01/2017 di Redazione

Col bike sharing a Pechino si pedala meglio grazie all'IoT

Le tecnologie IoT e di rete cellulare di Ericsson e di China Mobile sono state scelte dal servizio Mobike per una sperimentazione. Per le biciclette così equipaggiate migliora la localizzazione e si riducono i tempi di ritiro e consegna.

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Anche nell'inquinatissima Shangai si pedala con il bike sharing. E la Cina è pronta a fare scuola con il servizio attivo nella metropoli cinese (ma anche a Singapore), Mobike: un servizio che oggi migliora grazie all'Internet of Things. Un nuovo accordo siglato con Ericsson e con l'operatore China Mobile ha permesso di installare a bordo delle biciclette dei trasmettitori IoT dalle molteplici funzioni, che affiancano il Gps. Finora si è trattato di un test, ma i risultati sono incoraggianti.

I veicoli a due ruote “connessi” da Ericsson e da China Mobile sono più facilmente localizzabili dal sistema centrale di Mobike, ovvero la loro posizione può essere individuata in modo più preciso e anche al di fuori di alcune aree urbane in precedenza escluse dal servizio. Per esempio, le bicicliette IoT possono essere geolocalizzate anche se attraversano un parcheggio sotterraneo. Il secondo vantaggio riguarda i tempi necessari per le procedure di ritiro e consegna delle bici, che risultano ridotti. E vanno sottolineati anche i minimi consumi energetici degli apparati cellulari installati: le batterie durano anche dieci anni e più.

In sostanza, le tecnologie sperimentate da Mobike garantiscono una migliore copertura (fino a sette volte migliore) e tempi di risposta più brevi, a fronte di una minor richiesta di banda e di un minimo consumo energetico. Va detto peraltro che il servizio attivo a Pechino e a Singapore già vanta una peculiarità: a differenza del bike sharing classico, non è strutturato su stazioni di ritiro e consegna bensì permette di lasciare la bicicletta in qualsiasi punto della città, risolvendo così il cosiddetto “problema dell'ultimo miglio”. A rischio e pericolo degli utenti, tuttavia, dato che in caso di furti le ammende possono arrivare a duemila yuan (270 euro circa). Per il noleggio della bici, per un massimo di 30 minuti prima dello scatto di penalità, si utilizzano classicamente un'app e la lettura di un codice QR.

 

 

Dettagli a parte, l'applicazione dell'IoT e delle tecnologie cellulari al mondo dei veicoli condivisi rappresenta una ghiotta opportunità. Oggi nel mondo si contano circa 600 operatori di bike sharing e, a detta della società di consulenza Roland Berger, da qui al 2020 il mercato crescerà al ritmo del 20% annuo, arrivando a valere 5,8 miliardi di dollari.

 

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