Secondo un recente studio realizzato da Cisco, il 23% dei knowledge worker è già oggi libero di scegliere dove lavorare, mentre un altro 44% auspica di poter disporre di questa opzione entro i prossimi tre anni. Allo stesso modo, nell'anno 2020 quasi la metà della forza lavoro globale sarà composta dai cosiddetti millennial e dalla generazione Z, quella dei nativi digitali con il proprio stile di lavoro. In questo scenario, se le aziende vogliono attirare talenti, devono preoccuparsi di fornire loro gli strumenti e le soluzioni giuste per consentire di svolgere le varie attività in modo flessibile e collaborativo. “Le generazioni che stanno arrivando sul mercato del lavoro, ma anche molti di quelli che ci sono già, hanno acquisito una mentalità molto agile. Se un metodo di lavoro non funziona bene, cercheranno un'alternativa. Infatti, il nostro studio dimostra che abbiamo bisogno di un nuovo modo di lavorare, più flessibile, collaborativo e semplice”, ha spiegato Andy Brocklehurst, responsabile dell’area Collaboration in Cisco Emear.
Per fare questo, il manager ha sottolineato che, sia oggi che in futuro, gli strumenti di lavoro dovrebbero distinguersi per la semplicità d'uso, l'interazione trasparente tra strumenti di comunicazione e collaborazione, l’interoperabilità con qualsiasi dispositivo e soluzioni di terze parti, la riduzione delle attività amministrative tramite i robot e uno spazio di lavoro continuo, aggiornato e sicuro: “I lavoratori devono condividere idee e flusso di innovazione”, ha affermato Brocklehurst.
Le evoluzioni di Webex
Per facilitare questa nuova concezione, Cisco ha rinnovato Webex, divenuta ormai la piattaforma cloud unica e comune per l'intero portafoglio Collaboration - annunciato ad aprile - che fornisce un'esperienza utente integrata attraverso strumenti e dispositivi. Le funzionalità aggiuntive includono un’applicazione per videoconferenze (Webex Meetings) e un innovativo strumento di collaborazione per i gruppi denominato Webex Teams (precedentemente noto come Spark). La piattaforma convergente include anche gli strumenti video di Cisco, in modo tale che, con il dispositivo Webex Share, diventi possibile convertire qualsiasi spazio con una tv in una sala riunioni.
Come accennato, Webex rappresenta oggi la piattaforma cloud comune all'intero portfolio collaborativo dell’azienda di San Francisco e attualmente supporta oltre 6 miliardi di minuti di riunioni al mese. Già da qualche tempo, essa include l'intelligenza artificiale, per migliorare l'esperienza delle riunioni virtuali, riducendo ad esempio il rumore della tastiera dei computer. Dal punto di vista architetturale, vengono impiegati gli stessi chip Nvidia presenti nelle automobili a guida autonoma in fase di sperimentazione.
“L'intelligenza artificiale si è evoluta per trasformare anche i gruppi di lavoro, partendo dalla comprensione del linguaggio naturale fino a diventare un vero e proprio membro dell'incontro”, ha sottolineato Brocklehurst. “Cisco rende il lavoro collaborativo più intuitivo. Distinzioni come reale o virtuale, vicino o lontano, laptop o telefono non contano più. I team possono lavorare più velocemente, in modo più intelligente ed efficiente, con la sicurezza, gli strumenti e il supporto di cui hanno bisogno”.
Andy Brocklehurst, responsabile dell'area Collaboration in Cisco Emear
Il prossimo passo, per ora solo accennato, riguarda l’armonizzazione con tutti i lavoratori che ancora usano strumenti più tradizionali per comunicare e un maggior livello di integrazione con altri servizi di collaborazione presenti e radicati sul mercato, sebbene prodotti da concorrenti come Microsoft, Google, Facebook o altri.
Fra i casi citati da Cisco come simboli dell’evoluzione in corso, troviamo anche quello dell’emiliana Tacchificio del Brenta, che ha adottato Spark come piattaforma cloud di comunicazione e collaborazione utilizzata quotidianamente da tutte le funzioni aziendali all’interno dell’azienda, ma anche per interagire con clienti e fornitori. Con questa soluzione, l’efficienza complessiva è aumentata di dieci volte, con un drastico taglio dei viaggi e la riduzione del rischio di errori nel processo di produzione.