02/03/2018 di Redazione

Collaborazione con Google e progetti di quotazione in Borsa per Dropbox

Nei prossimi mesi debutteranno integrazioni fra la piattaforma di file hosting & sync e gli applicativi della G Suite, Gmail ed Hangouts. Dropbox, intanto, punta a quotarsi al Nasdaq.

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Più i servizi cloud di società diverse – per esempio Google e Dropbox – si parlano fra loro, più l'esperienza utente risulterà completa, fluida e libera di spostarsi da un'applicazione all'altra senza problemi. A questo scopo le due società citate hanno appena stretto un accordo che avvicina gli strumenti della G Suite a quelli di Dropbox, creando integrazioni fra le due piattaforme. D'ora in poi è possibile creare, aprire o modificare dei file di G Suite (Documenti, Presentazioni o Fogli) direttamente dall'interfaccia di Dropbox, senza quindi dover fare alcun copia e incolla tra un'applicazione e l'altra.

 

Nei prossimi mesi (da giugno in poi), infatti, saranno introdotte alcune novità. Gli utenti G Suite potranno creare, aprire e modificare direttamente all’interno dell’interfaccia di Dropbox tutti i file di formato Google Documenti, Presentazioni o Fogli, senza dover utilizzare altri servizi esterni. Una funzionalità che rende molto più comodo lavorare con il servizio cloud e massimizza l’integrazione tra le due piattaforme, facendo risparmiare tempo e fatica. Gli amministratori di account Dropbox Business, inoltre, potranno gestire i Documenti, Presentazioni e Fogli allo stesso modo di qualsiasi altro contenuto archiviato nella piattaforma di file hosting.

 

Le due aziende hanno annunciato anche future integrazioni native tra Dropbox, Gmail e le chat di Hangouts. Un add-on di Dropbox sarà disponibile in Gmail per consentire di selezionare dei file dalla piattaforma concorrente a quella di Google, e di generare dei link da includere nei messaggi di posta, ai fini della condivisione con altri utenti; si potranno, inoltre, visualizzare all'interno dell'applicazione di posta elettronica i metadati dei file di Dropbox. Per quanto riguarda il secondo punto, l'integrazione contentirà di cercare, condividere e visualizzare in anteprima i file di Dropbox all'interno di Hangouts.

 

 

 

Per Dropbox, la collaborazione con Google prosegue un percorso di dialogo e alleanza intrapreso già da anni con Microsoft, ovvero con gli applicativi di Office (anche in versione app per dispositivo mobile). Ma le notizie non sono finite qui: la scorsa settimana Dropbox ha fatto domanda alla Security Exchange Commission statunitese per poter sbarcare in Borsa, ovvero al Nasdaq, con un'offerta pubblica iniziale che punta a raccogliere 500 milioni di dollari, e registrandosi con la sigla Dbx. Di una possibile Ipo si era già parlato anni fa, ma solo adesso l'ipotesi diventa concreta.

 

Dal documento depositato all'ufficio del Sec si apprende che il fatturato annuo della società è cresciuto dai 603 milioni di dollari del 2015 a 1,1 miliardi nel 2017, mentre l'utile è rimasto in negativo, riducendo però nettamente le perdite (da 326 a 111,7 mililoni di dollari). Il 90% del giro d'affari deriva dalle sottoscrizioni per gli account premium.

 

 

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