03/01/2013 di Redazione

Come cambia il mondo mobile: i trend del 2013

Connessioni più veloci, pagamenti contactless, scontri fra sistemi operativi, player in ascesa e altri in declino. E ancora smartphone sempre più costosi, accanto a tablet che invece calano di prezzo. Ecco le previsioni degli analisti per l’anno appena in

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Nell’Ict che cambia, c’è un percorso evolutivo che più veloce di tutti gli altri: quello del mobile. Puntuali come sempre, in questi primi giorni di gennaio fioccano sulle testate di approfondimento hi-tech le previsioni su come cambierà lo scenario di smartphone e tablet nel corso del 2013, sia dal punto di vista dell’offerta (di device, connettività e servizi), sia della competizione di mercato. Ecco un riassunto delle aspettative e dei trend più chiacchierati del momento.

Google Wallet


Il bring your own device, innanzitutto, diventerà una realtà sempre più consolidata. Vedremo più smartphone, ma soprattutto più tablet, utilizzati sia per ragioni lavorative sia per attività personali. E mentre i prezzi degli smartphone, sull’onda di quanto accaduto nel 2012, continueranno a salire accompagnando terminali sempre più sofisticati, nei Pc a tavoletta l’offerta si segmenterà sempre di più, offrendo maggiori possibilità di scelta fra modelli low-cost da 7 pollici e ibridi come il Galaxy Note 2 (contaminato con il mondo smartphone) o i Pc convertibili basati su Windows 8.

L’ubiquità di utilizzo dei dispositivi mobili – in casa, in ufficio, durante gli spostamenti – aumenta le necessità di connessioni veloci e accessibili. Mentre negli Stati Uniti il percorso dell’Lte è già in fase avanzata, in Europa siamo ancora agli albori e sarà interessante vedere, nei prossimi mesi, quali dinamiche di prezzo governeranno le offerte dei diversi operatori.

Più che un punto fermo, è ancora un interrogativo quello che grava sulla questione del mobile payment, una promessa ripetutamente chiamata in causa nelle previsioni degli scorsi anni e ancora non pienamente mantenuta. Gli apripista sono stati Google Wallet e PassBook di Apple e poi, in Italia, c’è stata la sperimentazione di Vodafone con il servizio Smart Pass Nfc: un sistema di pagamento integrato nella Sim card, che nei progetti dell’operatore telco dovrà essere supportato da 150mila point-of-sale abilitati entro la fine del 2013.

In attesa del lancio ufficiale di questo servizio, Gsma, l’associazione internazionale degli operatori mobili, prevede che entro la fine dell’anno l’80% dei telefoni cellulari circolanti in Italia saranno smartphone dodati di supporto Nfc.

Si è parlato inoltre, nelle previsioni per il 2013, della rivalità fra i player che oggi dominano le vendite, sia nel segmento consumer e sia in quello professionale. Samsung, innanzitutto: nel 2012 ai sudcoreani è riuscito un sorpasso storico su Nokia, per 14 anni detentore del primato di produttore di telefoni cellulari più acquistato nel mondo.

Grazie alla popolarità di Android e all’ampiezza della gamma dei Galaxy, con alcuni modelli di punta a far parlare ampiamente di sé (Galaxy S III e Note 2), secondo i dati di Ihs Samsung controlla oggi il 29% del mercato di telefonia mobile, e più nello specifico il 28% del mercato smartphone.

Anche nel 2013 il grande rivale di Samsung – nei negozi e in tribunale – è e rimarrà Apple, mentre sul futuro di Research in Motion gli analisti sono cauti. A meno di un successo stratosferico per il nuovo sistema operativo BlackBerry 10, e relativi terminali, è difficile prevedere per i canadesi un recupero di forze tale da poter sfidare il dualismo fra Samsung e l’azienda della Mela. Lo stesso dicasi per altri competitor, come Htc, Sony ed Lg, mentre nel corso dell’anno potremo forse assistere a due esordi interessanti, quelli dei primi telefoni firmati e realizzati da Microsoft e da Amazon. Da tempo se ne parla, restando però sempre sul terreno delle speculazioni.

Samsung Galaxy S III


Un passo concreto, invece, Microsoft l’ha già compiuto nell’ambito dei sistemi operativi. Ma secondo gli analisti l’altro grande dualismo che oggi domina il mondo smartphone, quello fra iOS e Android, nemmeno nel 2013 verrà scalfito sostanzialmente da Windows Phone né da BlackBerry 10.

La compagnia di Redmond ha dalla sua parte il massiccio sforzo di promozione di Windows 8 e gli elementi di continuità fra il sistema operativo per Pc e le versioni mobile (Windows RT per i tablet, Phone per i telefoni), mentre Rim può contare sullo zoccolo duro degli utenti BlackBerry in azienda. Fra i due, è probabile che non emerga nessuna “terza via” capace di sfidare davvero il robottino di Google e l’OS di Apple. Almeno nei prossimi dodici mesi.

Attualmente Android è installato sul 75% degli smartphone in circolazione nel mondo, secondo I dati di Idc, mentre l’iPhone ha conquistato solo il 14,9% degli acquisti di telefoni cellulare dell’ultimo trimestre del 2012 (negli States, la percentuale sale però al 38%, in crescita a doppia cifra sul 2011). In compenso, nuove soddisfazioni in ambito mobile potrebbero derivare ad Apple dal suo tablet, o meglio dalla versione mignon: l’iPad mini ha superato le attese di vendita nell’anno trascorso, e in quello appena iniziato si prepara a una nuova infornata da 50 milioni di unità in produzione.

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