Google sta diventando una sorta di gigantesco manuale, da interrogare in caso di necessità e con la quasi totale certezza di trovare una o più risposte utili. La società di Mountain View ha svelato che negli ultimi 13 anni, dal 2004 a oggi, le query di tipo “how to...” sono aumentate del 140%. Gli utenti considerano ormai la maschera di Search come un punto di riferimento abituale, se non il primo, a cui rivolgersi in caso di dilemmi materiali, con particolare predilezione per il bricolage e le riparazioni domestiche.
“Le persone spesso cercano notizie dell'ultim'ora”, scrive l'azienda in un blogpost, “aggiornamenti su gare sportive o il programma del cinema di zona, ma spesso sono anche alla ricerca di risposte su come aggiustare i più banali oggetti”. A mo' di esempio, Google cita lampadine, finestre, lavatrici e addirittura il bagno di casa. E l'argomento non è troppo terra a terra, se l'azienda ha chiesto a un pluripremiato designer editoriale, Xaquín González Veira, di realizzare un'infografica sul tema, titolata “How to fix a toilet...and other things you couldn’t do without Search”.
In Italia, l'oggetto evidentemente più soggetto a rottura e al centro delle “ansie da riparazione” è la lavatrice: in una scala che va da zero a cento, Google ha calcolato per questa query nel Belpaese un indice di 95. Ma va detto che l'elettrodomestico a cui è affidato il bucato domina un po' tutto il mappamondo delle ricerche su Search.
Le tendenze cambiano un po' su base geografica, mentre su scala globale la classifica delle ricerche impostate sulla domanda “how to...” piazza in cima alla lista l'immarcescibile dilemma su come si esegua un nodo alla cravatta. Seguono, nell'ordine (e non è uno scherzo), le domande su come baciare, come restare incinta, come perdere peso, come disegnare, come far soldi, come cucinare pancake, come scrivere una lettera di presentazione, come fare i french toast e come liberarsi del grasso addominale.
La notizia è comunque interessante forse soprattutto per le infografiche, qui intese come strumento di data journalism visivo e come un modo per evidenziare alcune tendenze su pensieri, preoccupazioni e progetti delle persone. E in questo, oltre che un luogo dove si cercano risposte, Google è innanzitutto un osservatore privilegiato. Si scopre, così, non solo che le domande sulla cottura di un dato ortaggio variano naturalmente in base alla stagione, ma anche che alcuni tutorial diventa virali in seguito ad eventi mediatici e altri invece no.