08/06/2007 di Redazione

Comparativa Smart Switch Gigabit

Le connessioni di rete Gigabit non sono più solo per i sistemi professionali. Ecco una serie di Switch Gigabit alla portata di tutti.

Introduzione

C'erano una volta switch Gigabit Ethernet che potevano essere trovati solo nei grandi centri dati e gli alti costi per porta li rendevano poco pratici per qualsiasi utilizzo al di fuori di esigenti applicazioni backbone. Ma i tempi sono cambiati e il prezzo per porta è drasticamente calato, tanto che oggi i normali computer desktop sono dotati di porte Gigabit integrate e un numero sempre maggiore di prodotti consumer stà adottando il Gigabit come default. Con l'esplosione di audio e video digitali anche gli utenti comuni si addentrano nella selva del networking rendendo così il Gigabit uno standard molto più importante e diffuso.

Esistono tre classi di switch Gigabit Ethernet. I più semplici, dai costi più contenuti sono gli switch unmanaged; per esempio, D-Link, Linksys, Netgear e Trendnet vendono tutte switch da cinque porte Gigabit Ethernet unmanaged a meno di 50$. Uno switch unmanaged è un dispositivo molto semplice: lo si toglie dalla scatola, lo si collega all'alimentazione e si connette il cavo Ethernet; non necessita di alcuna configurazione e in molti casi, non è nemmeno possibile configurarlo. Questi switch eseguono funzioni basilari a prezzi in piena concorrenza coi modelli da 100 Mbps fornendo un significativo miglioramento delle prestazioni se anche i dispositivi connessi supportano lo standard Gigabit.

All'altro estremo si trovano gli switch fully managed. Dotati dei massimi livelli di configurabilità e di un prezzo maggiore, si trovano quasi esclusivamente nei centri dati delle grandi società ma state attenti, switch fully managed sono dispositivi complessi, generalmente adatti solo a professionisti del networking.

NOTA: Con riferimento ai livelli del modello OSI, gli switch Managed e Smart si trovano in versione Livello 2 e Livello 3. Tutti i modelli analizzati in questo articolo sono dispositivi di Livello 2, in pratica riconoscono ed operano con pacchetti di indirizzi MAC e possono implementare funzioni basate sull'origine e la destinazione dei dati. I dispositivi Livello 3 operano a livello di protocollo e possono, tra le altre cose, inoltrare pacchetti in base al loro indirizzo IP. A questo link troverete informazioni sulla differenza tra switch di Livello 2 e 3.

Tra gli switch unmanaged e quelli fully managed esiste una versione ibrida, chiamata "Smart Switch", in grado di offrire una parte delle funzionalità tipicamente presenti nei dispositivi fully managed ma ad un prezzo molto ridotto. Rappresentano la soluzione ideale per il piccolo ufficio.

Come prima comparativa abbiamo deciso di vedere quanto lontano possiamo arrivare con pochi dollari. Mantenendo come target un prezzo di circa 250$ abbiamo contattato alcuni venditori e richiesto i loro switch "smart" Gigabit dotati di tutte le funzionalità. D-Link, Netgear e Trendnet hanno inviato switch da 16 porte, Linksys invece, che afferma di costruire solo switch unmanaged e fully-managed, ci ha inviato un dispositivo a otto porte managed.

Tutti i dispositivi sono provvisti della componentistica necessaria per l'installazione a rack, e sono installabili in uno spazio standard "1U". Per evitare ridondanza e per facilitare i confronti, abbiamo creato un grafico delle caratteristiche che accompagna le recensioni. Abbiamo anche incluso una piccola presentazione per darvi un assaggio delle interfacce utente di ciascun prodotto.

In questo articolo analizzeremo i seguenti prodotti:

  • D-Link DGS-1216T
  • Linksys SWR2008
  • Netgear GS716T
  • Trendnet TEG-160WS

D-Link DGS-1216T

Lo switch D-Link DGS1216T Web Smart 16 Porte 10/100/1000+2 Combo SFP è uno dei tre switch, tra quelli proposti, dotati di due porte per moduli opzionali di interfaccia a fibra ottica. Queste due porte possono ospitare sia connessioni single-mode D-Link che multi-mode SFP (Small Form-factor Pluggable). Un'interfaccia in fibra ottica è importante per il collegamento di più switch posizionati a più 100m, portata massima di qualsiasi cavo Ethernet. La fibra multi-mode può coprire fino a 550m mentre una single-mode può arrivare sino a 10 Km.


Figura 1: DGS-1216T - Vista frontale

Così come accade per gli altri due switch, le porte GBIC SPF ne utilizzano altre due in condivisione; ciò vuol dire che collegando le fibre GBIC si perdono le porte 15 e/o 16.

Pannello frontale

Il pannello frontale è caratterizzato da una matrice di indicatori LED, composta da 18 colonne e 3 righe, eccetto le colonne 17 e 18. Ad ogni porta corrisponde una combinazione di LED per segnalarne l'eventuale attività e lo stato del collegamento, più un terzo LED separato, per indicare se la velocità di collegamento è 1000 o 100Mbps. Naturalmente, per le due porte dedicate alle connessioni in fibra ottica non si ha bisogno degli indicatori da 100Mbps. Un altro LED rimane acceso quando l'unità è alimentata, e come un LED CPU lampeggia quando lo switch stà funzionando correttamente.

Il pannello posteriore è dotato una presa per l'alimentazione e di un bottone per il reset dello switch. Non esistono bottoni di accensione dell'unità. Siamo dell'idea che il pulsante di reset sia molto più comodo e pratico se posizionato sul pannello frontale, infatti spesso è difficile avere accesso al lato posteriore dei dispositivi a rack.

Configurazione

D-Link non include nessuna guida "Quick Start" su carta, mentre esiste in formato digitale sul CD in dotazione, assieme ad un manuale utente di 63 pagine e l'Utility Smart Console (Figura 2) che fornisce funzioni di Discovery, configurazione di base e monitoraggio limitato. É interessante notare come, virtualmente, lo stesso software accompagni anche gli switch Trendnet e Netgear.


Figura 2: DGS-1216T - Smart Console Utility

Per default, il client DHCP integrato è disabilitato e l'indirizzo IP assegnato allo switch è 192.168.0.1. Se preferite cambiare gli indirizzi IP del vostro sistema per renderlo compatibile con la subnet mask dello switch, potete tranquillamente ignorare l'Utility Discovery.

La pagina di apertura dell'interfaccia web di manutenzione mostra lo stato del dispositivo; sul lato sinistro dello schermo presenta una alberatura in perfetto stile Windows Explorer che, quando estesa, mostra tutte le opzioni di configurazione a vostra disposizione. Nel centro della schermata di stato troverete i collegamenti alle pagine di configurazione delle funzionalità più importanti, come mirroring delle porte e spanning tree.

Siamo rimasti delusi, comunque, dalla assoluta mancanza di qualsiasi forma di aiuto nell'interfaccia di manutenzione. Non esiste la minima descrizione di qualsiasi funzione.

Per una panoramica dettagliata delle interfacce di amministrazione del DGS-1216T, potete dare un'occhiata alla nostra presentazione.

D-Link DGS-1216T, continua

Lo switch D-Link ha una caratteristica unica, chiamata "Safeguard Engine". É qualcosa di simile all'"ingrediente segreto" di McDonald, nessuno sa cosa sia o, in questo caso, cosa faccia, ma è abilitato di default. D-Link fornisce la seguente descrizione circa il Safeguard Engine:

Il Safeguard Engine di D-Link è una tecnologia robusta e innovativa, sviluppata da D-Link, che rallenta automaticamente l'impatto del flusso di pacchetti sulla CPU dello switch. Mantiene gli Switch D-Link più protetti dalle frequenti interruzioni dovute ad attacchi di virus o worm.

Il DGS-1216T ha anche qualche altra caratteristica non presente negli altri smart switch di Netgear e Trendnet. Per primo, mentre tutti supportano il mirroring delle porte, D-Link fornisce un più granulare controllo dei dati per porta, riflettendoli sulla porta destinazione. Per ciascuna porta in mirroring, è possibile scegliere se impostarla in trasmissione, ricezione o in entrambe le modalità. Supporta anche l'autenticazione 802.1x su server RADIUS, una caratteristica trovata generalmente solo su switch managed.

Questo dispositivo supporta VLAN 802.1Q e 802.1P QoS. Per ciascuna porta è possibile configurare il QoS per una delle quattro code di priorità. Supporta Broadcast Storm Control ma l'impostazione è generale e non per singola porta.

Dettagli di costruzione

Figura 3: DGS-1216T - Scheda interna (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Il DGS-1216T è basato su diversi chip Marvell: il processore Gigabit 98DX-BCWI e lo switch gateway multi port QoS 88E6218-LG01. Da notare particolarmente il fatto che lo switch funziona con una sola ventola, rendendolo l'unità coi livelli di rumore più bassi tra i tre smart switch recensiti.

Linksys SRW2008

Utilizzando la terminologia Linksys, lo Switch Managed Gigabit 8 porte 10/100/1000 SRW2008 è l'unico "fully-managed" del gruppo. Nonostante la riluttanza ad utilizzare il termine "smart switch" possa essere vista come una mossa di marketing per sminuire la concorrenza, il dispositivo Linksys è effettivamente un pochino diverso dagli altri. Come mostrato nella tabella delle caratteristiche, ha molte più opzioni di configurazione di qualsiasi altro switch testato per questo articolo. Interesserà ai massimi esperti di networking essendo dotato di sufficienti opzioni di configurazione da adattarsi facilmente ad un ambiente professionale.

L'SRW2008 è uno switch otto porte e, come il D-Link, ne condivide due per l'uso di moduli in fibra GBIC SFP.


Figura 4: SRW2008 - Vista frontale

Le dimensioni originali non ne permettono il montaggio in rack standard 19", ma è provvisto di supporti di estensione che lo rendono compatibile con rack in standard 1U.

Pannello frontale

Un'occhiata al pannello frontale rivela che Linksys ha scelto di utilizzare indicatori LED integrati in ciascuna porta Ethernet. I LED verdi segnalano lo stato del collegamento e l'attività sulla porta, quelli gialli, invece, una connessione in Gigabit. I numeri delle porte sono stampati direttamente sul case, sotto le porte Ethernet.

Figura 5: SRW2008 - Indicatori LED

L'SRW2008 è anche dotato di una porta console sul pannello frontale, una caratteristica spesso trovata sugli switch managed; la sua presenza, unitamente al cavo console dato in dotazione, consentono di effettuare una configurazione di base dello switch direttamente tramite la porta seriale di un portatile. Le impostazioni di default per la connessione via seriale sono 38400, N, 8, 1.

Configurazione

Lo switch Linksys non include una guida cartacea né Utility di setup e Discovery. La guida utente di 125 pagine viene fornita in formato digitale su CD. Lo switch ha un client DHCP che, per default e come nel caso D-Link, è disabilitato. L'indirizzo IP originale è 192.168.0.254, potete cambiare gli indirizzi del vostro sistema adattandoli a questa subnet e collegarvi con l'interfaccia web di amministrazione.

In alternativa, è possibile collegare il cavo console alla porta seriale ed abilitare il client DHCP o configurare un indirizzo IP statico compreso nel range della subnet della vostra rete. La CLI (Command Line Interface), anche disponibile tramite telnet o SSH, ha solo una parte delle carateristiche di configurazione che trovate nell'interfaccia basata su web (Figura 6).


Figura 6: SRW2008 - Interfaccia di amministrazione

L'interfaccia via browser sembra avere qualcosa di familiare con la versione D-Link. La pagina principale mostra lo stato delle porte assieme ad informazioni generali sul dispositivo; sulla parte superiore dello schermo si trova un menu orizzontale tramite il quale, cliccando su ogni sua voce e sui vari sotto-menu, è possibile accedere ad altre pagine di configurazione.

Tra tutti gli switch esaminati per questo articolo, Linksys vince il premio per la migliore documentazione on-line e help sensibile al contesto. Le informazioni di aiuto appaiono in una finestra sulla destra della schermata di configurazione e riassumono lo scopo di ciascuna schermata così come la funzionalità di ciascuna opzione visualizzata.

Per una panoramica dettagliata delle interfacce di amministrazione del SRW2008, potete dare un'occhiata alla nostra presentazione.

Linksys SRW2008, continua

L'SRW2008 sembra fatto apposta per i manager IT o per quegli amministratori di rete che vogliono il massimo livello di controllo su uno switch. Per esempio, tutti gli smart switch di questo articolo forniscono un controllo minimo sulle singole porte, ma l'SRW2008 permette di assegnare un nome a ciascuna porta così da identificare più facilmente i client eventualmente collegati. É possibile abilitare o disabilitare il controllo del flusso Back Pressure Flow Control e persino impostare ogni porta per MDI/MDIX o connessione automatica.

Ogni menu di configurazione ha multipli sotto-menu che forniscono opzioni di configurazioni aggiuntive. Per esempio, sotto il menu QoS troverete sei sotto-menu. Sotto CoS (Class Of Service), è possibile definire ogni Classe di Servizio (da 0 a 7) per una delle quattro code QoS. É anche possibile impostare i CoS di default per ogni porta o LAG (Link Aggregation Group).

Il secondo menu permette di impostare i parametri delle code. Si può selezionare sia Strict Priority o WRR (Weighted Round Robin). L'SRW2008 supporta anche DSCP (Differentiated Service Code Point) e permette di associare ciascuno dei 64 valori ad una delle quattro code.

Sotto Bandwidth Control è possibile definire, per ogni porta o LAG, lo stato dei limiti di banda passante in ingresso (Ingress Rate Limit) ed in uscita (Egress Shaping Rate), la banda minima garantita (Committed Information Rate) e numero di bit che possono essere trasmessi durante un specifico intervallo di tempo (Committed Burst Size). Trust Mode permette di decidere, per porta o LAG, se CoS o DSCP prendono la precedenza se i tag di un pacchetto sono associati a code differenti.

Le atre caratteristiche avanzate dell'SRW2008 comprendono Spanning Tree Protocol, Rapid Spanning Tree Protocol, supporto per Full RMON e SMNP V3, GVRP (protocollo di registrazione dei gruppi VLAN). Per quanto riguarda la sicurezza, include ACL basati sia su MAC che IP, supporto per 802.1x e TACACS+. É anche possibile specificare il livello di traffico broadcast per ogni porta o LAG.

Abbiamo utilizzato molti acronimi negli ultimi due paragrafi, in parte, per dimostrare la ricchezza delle caratteristiche presenti in questo switch. Se siete interessati ad analizzare più nel dettaglio le potenzialità di questo prodotto, vi consigliamo di scaricare il manuale utente che trovate alla pagina web dedicata all'SRW2008.

Dettagli di costruzione

Figura 7: SRW2008 - Scheda Interna (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

L'SRW2008 è l'unico prodotto, tra quelli presi in esame per questo articolo, a non utilizzare un alimentatore interno, preparatevi quindi ad avere a che fare con un largo mattoncino esterno. Come lo switch D-Link, utilizza un chip Gateway multiport QoS Marvell 88E6218. Non siamo riusciti a capire il tipo di chip nascosto sotto il dissipatore e Linksys non rilascia l'elenco dei costruttori dei componenti utilizzati.

Di particolare rilevanza il fatto che questo switch non è dotato di alcuna ventola, quindi non ci sorprende il fatto che sia il più silenzioso del gruppo.

Netgear GS716T

Lo Smart Switch 16 Porte Gigabit GS716T ProSafe di Netgear è molto simile al DGS-1216T di D-Link, ma è il dispositivo più ricco di caratteristiche tra tutti gli smart switch provati, escluso il Linksys, naturalmente; come il D-Link, ha 16 porte di cui 2 condivise per fibra GBIC SFP.


Figura 8: GS716T - Vista frontale

Pannello frontale

Il posizionamento dei LED indicatori è unico e anche il nostro preferito. Per ogni porta ci sono tre LED posizionati seguendo il layout delle porte, per cui gli indicatori di quelle dispari si trovano sulle tre file superiori mentre quelli per le porte pari si trovano su quelle inferiori. I LED identificano lo stato di Collegamento/Attività della porta, Velocità e Duplex.

Il GS716T è anche l'unico switch ad avere l'indicatore di duplex sul pannelo frontale; in particolare abbiamo apprezzato il fatto che l'accensione del LED di attività sulla porta retroillumina il numero della porta stessa. Il LED Velocità ha due colori, verde per 100 Mbps e giallo per 1000 Mbps.

Figura 9: GS716T - Dettaglio del pannello con indicatori LED

Il pannello frontale include anche un bottone di reset sul lato sinistro, equivalente al riavvio dell'unità e, sul lato destro, un selettore di reset dello switch ai valori di fabbrica. Questi pulsanti e selettori di reset sono molto più comodi rispetto a quelli posizionati sul lato posteriore degli switch D-Link e Trendnet.

Configurazione

Ad eccezione del nome e dello schema dei colori, il wizard fornito col GS716T è identico ai software distribuiti con gli switch D-Link e Trendnet. La guida Quick Start, il Discovery Wizard e il manuale di istruzioni da 23 pagine vengono forniti su CD. Da notare che mentre il manuale di istruzioni è relativamente breve, fornisce esempi utili su come configurare ed usare le VLAN. É sicuramente un punto a favore di Netgear, dato che configurare correttamente una VLAN è sempre una dura battaglia per gli utenti novizi.

Questo Netgear è l'unico switch ad avere il client DHCP abilitato di default, subito dopo averlo collegato alla nostra rete, gli è stato assegnato un indirizzo IP dalla nostra rete. Network Magic, in esecuzione su molti dei nostri computer, ha scelto un nuovo indirizzo IP, permettendoci di bypassare il Discovery Wizard. In assenza di server DHCP, l'indirizzo IP dello switch è 192.168.0.239

La pagina principale dell'interfaccia web fornisce un riassunto generale sullo stato del GS716T, tra cui gli stati delle porte, le impostazioni delle VLAN, QoS, Trunking, Mirroring delle porte, Jumbo Frame, SNMP, Storm Control, Trusted MAC e Spanning Tree. Le opzioni di configurazione sono organizzate in un menu verticale lungo il lato sinistro dello schermo.

L'interfaccia web include anche un help di contesto ma invece che essere integrato in una porzione scorribile della pagina, come per l'SRW2008, si apre in una pagina web separata.

Per una panoramica dettagliata delle interfacce di amministrazione del GS716T, potete dare un'occhiata alla nostra presentazione.

Netgear GS716T, continua

Lo stato di ogni porta viene mostrato nella corrispondente schermata di configurazione. Per ogni porta è possibile quindi impostarne velocità e modalità duplex, così come lasciarli ai valori di fabbrica (auto) e abilitare/disabilitare il controllo di flusso. Back Pressure è un parametro generale. Sono inoltre disponibili statistiche basate sull'uso delle singole porte, come per esempio la distribuzione del traffico in base alle dimensioni dei pacchetti.

Dei tre smart switch recensiti, il GS716T è quello con il più completo set di opzioni di configurazione per il QoS. In aggiunta al QoS basato sulle porte e al QoS 802.1p, si possono anche selezionare ToS o DSCP. Così come per lo switch managed Linksys, si possono mappare i valori DSCP a qualsiasi delle quattro code; per default tutti i valori sono impostati ai livelli più bassi. Sfortunatamente né la guida utente né l'help fornito nell'interfaccia web forniscono alcuna informazione su ToS o DSCP.

Come lo switch D-Link, anche il GS716T supporta il mirroring dei dati da multiple porte sorgenti verso una porta destinazione, configurabile (Trasmissione, Ricezione o entrambi) come parametro globale, si applica a tutte le porte origine. Anche il broadcast storm control è supportato; è possibile infatti scegliere tra il solo broadcast o broadcast/multicast e impostarne il livello (valore di default: 3000 pps). Anche il tipo di Broadcast e le impostazioni dei livelli sono parametri globali, ma per ogni porta si può abilitare o disabilitare la funzione storm control.

Nonostante il Netgear non sia dotato della sicurezza offerta dalle funzionalità 802.1x del D-Link, supporta il Trusted MAC. É possibile limitare l'accesso alle porte in base agli indirizzi MAC, ma non esistendo la bridge forwarding table, non cè modo di sapere l'indirizzo MAC dei dispositivi collegati.

Dettagli di costruzione

Figura 10: GS716T - Scheda interna (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

La scheda interna del GS716T è abbastanza simile a quella del D-Link; alimentata dalla stessa serie di controller Ethernet Gigabit Marvell 98DX, non ci è stato possibile identificare l'altro chipset utilizzato. Notate la presenza di due ventole, questo switch ha i livelli di rumore più alti misurati tra i prodotti analizzati per questo articolo. Si tratta comunque di livelli ignorabili se si ha intenzione di utilizzare lo switch in un armadio cablato; il discorso però cambia se si pensa di lasciarlo su una scrivania in mezzo all'ufficio.

Trendnet TEG-160WS

Dei tre smart switch recensiti, questo Switch 16 porte 10/100/1000 Gigabit Smart Web TEG-160WS di Trendnet è quello con le caratteristiche più contenute. Nonostante le sue funzionalità siano solo una parte di quelle presenti negli altri switch, è semplice da configurare e, come uno smart switch entry-level, può rappresentare tutto ciò di cui avete bisogno. Dotato di 16 porte Ethernet, a differenza di tutti gli altri dispositivi recensiti non ha porte per i GBIC delle fibre ottiche.


Figura 11: TEG-160WS - Vista Frontale

Pannello frontale

Il pannello frontale del TEG-160WS è molto semplice. Un LED indica se l'unità è alimentata, mentre un secondo LED lampeggia durante il normale funzionamento dello switch. Per ogni porta ci sono tre LED: Collegamento/Attività, 100Mbps e 1000 Mbps.

Come per il D-Link, il pulsante di reset si trova sul pannello posteriore dotato anche, caso unico tra gli switch dell'articolo, di un bottone di accensione e spegnimento dell'unità.

Configurazione

Trendnet è stata l'unica a fornire un manuale Quick Start cartaceo. Per default, lo switch esce dalla fabbrica configurato con un indirizzo IP statico, 192.168.0.1 ma che può essere modificato tramite la Discovery Utility, identica alle versioni fornite con tutti gli altri smart switch. Interessante il fatto che il TEG-160WS non è provvisto di client DHCP; probabilmente non è un grade problema, dato che nella maggior parte dei casi, gli switch vengono configurati con indirizzi statici.

Come per il modello Netgear, la pagina principale dell'interfaccia web di manutenzione mostra lo stato delle funzionalità più importanti dello switch, tra cui i dettagli del sistema (indirizzo IP, nome, tempo di funzionamento, etc.), lo stato delle porte, delle VLAN, di trunking e mirroring. Il menu di configurazione è posizionato verticalmente lungo il lato sinistro dello schermo.

Anche l'interfaccia web di amministrazione del TEG-160WS non è provvista di help integrato e, a differenza degli altri prodotti, non mostra alcuna scritta o parte grafica che aiuti ad identificare il modello dello switch o che rappresenti il logo Trendnet.

Per una panoramica dettagliata delle interfacce di amministrazione del TEG-160WS, potete dare un'occhiata alla nostra presentazione.

Trendnet TEG-160WS, continua

Per ogni porta è possibile configurare velocità, controllo di flusso e QoS. Non supporta VLAN 802.1q o QoS 802.1p. Il QoS delle singole porte è limitato a due code: Normale o Alta.

É possibile visualizzare una schermata riassuntiva del traffico per porta o selezionare una singola porta e studiarla più a fondo, ottenendo maggiori statistiche come la distribuzione del traffico in base alle dimensioni dei pacchetti. Benché il mirroring delle porte sia supportato, è limitato a funzionare da una singola porta sorgente a una porta destinazione.

Il TEG-160WS manca quasi completamente di reportistica, non supporta SNMP e l'unica funzione di monitoraggio disponibile consiste in un numero limitato di comandi che possono essere utilizzati verso un computer con la Discover Utility in esecuzione (una caratteristica disponibile anche in entrambi gli switch Netgear e D-Link). Esiste la possibilità di creare e ricaricare copie di backup delle impostazioni del router; gli aggiornamenti del firmware devono essere fatti attraverso gli strumenti di configurazione.

Dettagli di costruzione

Figura 12: TEG-160WS - Scheda Interna (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

La scheda interna del TEG-160WS sembra identica in ogni dettaglio a quella dello switch D-Link, dal sistema di alimentazione ai LED e alle ventole. Lo switch Trendnet, utilizza due ventole e, come ci si può aspettare, produce un maggior livello di rumore ma comunque inferiore a quello del Netgear.

Diversamente dagli altri switch di questo articolo, Trendnet utilizza un controllo a 17 porte Ethernet Gigabit BCM5346 di Broadcom; un'occhiata alle sue specifiche tecniche rivela che si tratta di un buon chip, in grado di supportare un gran numero di funzionalità non abilitate nel TEG-160WS, tra cui spanning tree/rapid spanning tree, quattro code hardware, controlli delle velocità per singola porta e controllo degli accessi 802.1x. Il chipset supporta anche jumbo frames, non abilitati nello switch.

Raccomandazioni e tabella delle caratteristiche

Non è molto corretto includere lo switch managed SRW2008 di Linksys in una competizione tra "smart" switch, vincerebbe a mani basse, basandosi semplicemente sul numero delle opzioni di configurazione a disposizione. L'SWR2008 è uno switch potente, potrebbe benissimo funzionare in gruppi di lavoro, come parte della struttura di rete di una grande impresa, oppure potrebbe essere il cuore pulsante della rete di una piccola società. Nonostante abbia solo otto porte, rimane sorprendente il fatto che sia possibile aquistare uno switch così potente e versatile per meno di 200$.

Anche se è il modello più costoso dei tre "smart" switch esaminati, la nostra scelta ricade sul GS716T di Netgear, grazie alle migliori potenzialità di gestione del QoS. Un relativamente alto livello di rumore e l'assenza di supporto allo standard 802.1x.

Per un dispositivo da integrare in una rete aziendale che richiede autenticazione 802.1x, la scelta cadrebbe sul D-Link GS-1216T. Presenta molte caratteristiche del Netgear, è abbastanza silenzioso e costa circa 35$ in meno. Entrambi i modelli hanno due porte per moduli in fibra ottica.

Infine, il Trendnet TEG-160WS vince la battaglia dei prezzi essendo lo switch più economico, ma sacrifica alcuni funzioni, come il supporto dei jumbo frame, presenti nel D-Link venduto a soli 10$ in più.

Tabella Comparativa delle Caratteristiche

(N/D = Non Disponibile)

Prodotto

D-Link

DGS-1216T

Linksys

SRW2008

Netgear

GS716T

TrendNet

TEG-160WS

Miglior Prezzo Online

289€

Controlla Prezzi

196€

Controlla Prezzi

280.23€

Controlla Prezzi

239.99$

Controlla Prezzi

Chipset Marvell Marvell Marvell Broadcom
Alimentazione
Consumi 30.3W Max 24W Max 32W Max 23W Max
Alimentazione 100-240VAC/50-60 Hz 100-240VAC /50-60 Hz 100-240VAC /50-60 Hz 100-240VAC /50-60 Hz
Pulsante Spegnimento No No No Si
Porte Di Rete
Cavo 16 10/100/1000 Mbps 8 10/100/1000 Mbps 16 10/100/1000 Mbps 16 10/100/1000 Mbps
Fibra ottica 2 Porte SFP condivise per Moduli SFP GBIC 2 Porte SFP condivise per Moduli SFP GBIC 2 Porte SFP condivise per Moduli SFP GBIC Nessuna
Auto MDIX Si Si (Configurabile) Si Si
Specifiche Fisiche
Dimensioni (LxPxA) 440x210x44 mm 279x45x170 mm 440x205x43 mm 440x210x44 mm
Peso 2.832 Kg 1 Kg 2.74 Kg 3 Kg
Certificazioni
  CE Mark CE Mark, CE Casse A CE Mark, commerciale CE Mark, commerciale
  FCC Parte 15 Classe A FCC Parte 15 Classe A FCC Parte 15 Classe A FCC Parte 15, Classe A
    UL, cUL VCCI Classe A VCCI Classe A
    CB C-Trick  
LED
Per Porta

Collegamento
Attività
100, 1000

Collegamento
Attività
Gigabit

Collegamento, Attività
Velocità
FDX
Collegamento
Attività
100, 1000
Per Dispositivo Alimentazione
CPU
Sistema Alimentazione Alimentazione
Sistema
Funzioni Gestite
IEEE 802.1Q Static VLAN Fino a 255 (Fino a 256 attive) (Fino a 64) N/D
Port-based VLAN Fino a 16 Fino a 8 (Fino a 16) (Fino a 16)
IEEE 802.1p Class of Service (CoS) Si Si Si N/D
Port-based QoS/Code Si/4 Si/4 Si/4 Si/2
IEEE 802.3ad (manuale) Link Aggregation Si Si Si Si
IEE 802.1d Spanning Tree Protocol Si Si Si N/D
IEEE 802.1s Rapid Spanning Tree N/D Si N/D N/D
IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree N/D Si N/D N/D
SNMP V1 Si Si Si N/D
SNMP V2 N/D Si N/D N/D
SNMP V3 N/D Si N/D N/D
Supporto RMON N/D Si N/D N/D
IP/MAC ACL N/D Si/Si N/D N/D
Controllo porte 802.1x/RADIUS Si Si N/D N/D
Impostazione ora con Server SNTP N/D Si N/D N/D
IGMP Snooping Si Si N/D N/D
Livello Broadcast Per Porta N/D Si Si N/D
Stato per porta via interfaccia web Si Si Si Si
Statistiche per porta via interfaccia web Si Si Si Si
Client DHCP Si Si Si N/D
Supporto Jumbo Frame (Fino a 9600 byte) Si Si Si N/D
Private Enterprise MIB N/D Si Si N/D
Supporto Mirroring delle porte Si Si Si Si
Configurazione basata su interfaccia web Si Si Si Si
Porta Console N/D Si N/D N/D
Telnet N/D Si scopri altri contenuti su

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