28/04/2012 di Redazione

Computer di seconda mano, dati personali a rischio

Un Pc usato su dieci contiene ancora file personali riservati nel disco fisso, e tre su dieci hanno file meno importanti ma leggibili dai nuovi proprietari. Meglio quindi assicurarsi che i dati memorizzati sul disco fisso non siano più consultabili. Ecco

immagine.jpg

Spesso i computer di seconda mano installano dischi fissi con i dati del primo utente ancora leggibili. Il dato allarmante è venuto a galla con una ricerca commissionata dall'Ufficio Britain's Information Commissioner's (ICO) ad NCC Group.

Quando si vende un computer meglio assicurarsi che le informazioni personali siano al sicuro

Su 200 dischi fissi acquistati tramite siti di aste online è emerso che, nonostante la formattazione, nell'11 per cento dei casi erano ancora presenti informazioni personali o professionali riservate, mentre nel 37 per cento dei casi c'erano solo informazioni poco ghiotte in quanto "non personali".

Nel 14 per cento dei casi i dati c'erano ma erano danneggiati e pertanto illeggibili, mentre solo il 38 per cento dei dischi fissi era stato formattato in modo da cancellare definitivamente i dati del proprietario.

L'analisi ha portato alla luce, senza troppe complicazioni, circa 34mila file con informazioni altamente sensibili, come per esempio estratti conto bancari, numeri di passaporti, certificati di nascita, informazioni sui dipendenti, coordinate bancarie complete, foto di famiglia, e cartelle mediche.

Chi ha deciso di cambiare il disco fisso o di liberarsi di un vecchio computer che non usa più sappia che il semplice comando "formatta" di Windows è del tutto inefficace e lo si sa da tempo: i dati non vengono spazzati via e con un semplice programma di recupero è possibile accedere di nuovo alla stragrande maggioranza dei file.

È quindi necessario provvedere in modo adeguato a far sparire i propri dati. Adrian Kingsley-Hughes di ZDNet consiglia, prima di vendere il computer, di procurarsi un programma, come per esempio DBAN, nato apposta per cancellare il contenuto dei dischi fissi. Non è il metodo più veloce perché richiede molto tempo, ma costa poco dato che è un programma open source e svolge onestamente il suo lavoro.

L'alternativa è Drive eRazer Ultra di WiebeTech, una soluzione hardware più semplice, ma che vale la pena solo se si ha un buon numero di unità da cancellare. La terza alternativa del giornalista statunitense è decisamente bizzarra: un paio di chiodi picchiati nel disco combinano abbastanza danni da essere sicuri che nessuno leggerà mai più un file da quel supporto. Non abbiamo dubbi che il metodo sia efficace, anche se decisamente poco elegante.

Ci sono diversi modi per cancellare i dati, valutateli con cura

Infine, se quello che state per vendere è un prodotto con una unità SSD la faccenda è più complessa perché anche il metodo più sicuro di eliminazione dei file può lasciare oltre il 4 per cento dei dati originali recuperabili, a meno che non siano crittografati. Meglio consultare il manuale del produttore o l'assistenza per trovare informazioni precise.


ARTICOLI CORRELATI