21/03/2018 di Redazione

Con 300 milioni di dollari Google combatte le fake news

L'investimento alimenterà per tre anni il programma Google News Initiative, teso sia a favorire l'informazione di qualità e a contrastare le bufale online, sia ad agevolare l'attività degli editori Web.

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Lotta alle bufale, ennesimo round. Questa volta è protagonista è Google, e non la (in questi giorno chiacchieratissima) Facebook, e più che combattere le fake news a suon di censura e link rimossi si cerca, specularmente, di promuovere il giornalismo e l'informazione online di qualità. La società di Mountain View destinato un investimento di 300 milioni di dollari, spalmato su tre anni, a un nuovo progetto chiamato Google News Initiative e presentato a quasi un anno dalle modifiche “anti-bufala” introdotte nell'algoritmo del motore di ricerca Web e a pochi giorni dall'annuncio di novità in arrivo su YouTube con video “educativi” e collegamenti a fonti esterne, come Wikipedia.

La Google News Initiative parte da un sito Web, già attivo, per muoversi in tre direzioni. La prima: premiare il giornalismo corretto e preciso, sia scovando le bufale attraverso gli algoritmi di intelligenza artificiale, sia riservando su YouTube una sezione dedicata alle breaking news, sia collaborando con giornalisti ed editori (con un osservatorio chiamato Disinfo Lab e teso a contrastare la disinformazione, in particolare quella politica.

La seconda: ideare nuovi modelli di business che possano garantire profitti e crescita alle testate giornalistiche, come per esempio il serivzio di abbonamento Subscribe with Google o la dashboard di analitiche News Consumer Insights. La terza: sviluppare nuove tecnologie per il mondo giornalistico, come le Storie Amp recentemente varate e come Outline, un sistema che permette agli editori di creare con facilità delle Vpn a uso e consumo dei collaboratori.

 

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