27/07/2016 di Redazione

Con gli algoritmi Word scrive per noi, Outlook ci fa da segretaria

Per gli abbonati a Office 365, Word, PowerPoint e Outlook introducono nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Grazie ad algoritmi di apprendimento automatico migliora la scrittura, le presentazioni diventano più navigabili ed è possibile rico

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L’intelligenza artificiale sboccia all’interno di Office 365, aiutandoci a scrivere meglio e più rapidamente, a orientarci nelle presentazioni e a non perderci mai un’email importante. Microsoft ha annunciato l’inserimento di capacità di machine learning e di comprensione del linguaggio naturale all’interno di Word, PowerPoint e Outlook, o meglio nelle versioni degli applicativi fruibili attraverso il cloud e l’abbonamento a Office 365. I nuovi strumenti e servizi, a detta della società di Redmond, sono progettati “per farvi risparmiare tempo e generare migliori risultati. Queste funzionalità vi aiutano a migliorare la scrittura in Word, a realizzare presentazioni dinamiche con PowerPoint e a dare priorità alle email più importanti in Outlook”.

È quasi superfluo ricordare come tutti i colossi tecnologici, fornitori di servizi cloud e/o di advertising, stiano investendo massicciamente nell’intelligenza artificiale. Gli annunci più recenti sono quelli dei nuovi laboratori di ricerca & sviluppo inaugurati o annunciati da Google e da Amazon, ma gli esempi sarebbero innumerevoli. Chi dispone di piattaforme cloud estese, e dunque di grandi volumi di dati, è certo in una posizione agevolata poiché possiede sia i volumi di dati, sia lo storage e la capacità computazionale necessari a far lavorare gli algoritmi.

Per l’editor di testo, le novità sono due. La prima è una funzione chiamata Researcher for Word, che permette di eseguire delle ricerche Web restando all’interno dell’applicazione, senza doversi spostare fra il documento e il browser. Con un unico click diventa possibile inserire nel documento l’informazione reperita, anche completa di citazione delle fonti adeguatamente formattata. Questa novità è già disponibile per gli abbonati a Office 365 che utilizzino Word 2016 su un dispositivo desktop.

 

 

La seconda aggiunta si chiama Editor for Word ed è una sorta di “suggeritore automatico” di sinonimi ed espressioni alternative a quelle scritte dall’utente, nonché di modifiche alla punteggiatura e segnalazione di errori grammaticali. Il sistema si basa sia su algoritmi di machine learning sia su capacità di comprensione del linguaggio naturale. Per metterlo alla prova bisognerà aspettare l’autunno, quando Editor for Word verrà reso disponibile.

Per testare la novità di PowerPoint non serve attendere, ma bisogna essere iscritti al programma Office Insiders. Disponibile sull’edizione 2016 dell’applicativo, fruito da sistema desktop, il nuovo strumento si chiama PowerPoint Zoom e consente di creare delle diapositive che fungono da sommario, contenendo dei link diretti a pagine della presentazione.

Per Outlook sono in programma due aggiornamenti, entrambi in fase di rilascio. Il primo riguarda sia il programma desktop per Windows e Os X sia le applicazioni per iOS e Android
del sistema di posta elettronica: è Focused Inbox, una funzione con cui Outlook organizza automaticamente le email ricevute in due schede (“focused” e “other”), a seconda dell’importanza del messaggio. L’altra novità si chiama @mentions e consente di segnalare al destinatario che è richiesta una sua particolare attenzione su quel messaggio: è sufficiente “citare” in qualsiasi punto nel corpo dell’email la persona di cui si vuole richiamare l’attenzione. Per farlo bisogna scrivere il simbolo della chiocciola e poi selezionare il contatto desiderato dal menu a tendina che compare automaticamente. Chi riceve la posta distinguerà al colpo d’occhio i messaggi in cui è stato menzionato, che risultano segnalati dal simbolo @. È anche possibile attivare una visualizzazione selettiva, in cui vengono mostrate solo le email contenenti citazioni.
 

 

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