13/03/2017 di Redazione

Con Mobileye, Intel doterà di “occhi smart” le auto del futuro

Il colosso dei processori ha annunciato la chiusura dell'accordo di acquisizione di Mobileye, società israeliana specializzata in computer vision per i sistemi di guida assistita. L'investimento costerà 15,3 miliardi di dollari, permettendo di accelerare

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La tecnologia di Intel sfreccerà sempre di più sulle quattro ruote, viaggiando sulle vetture a guida assistita e su quelle totalmente driverless dell'ormai vicino futuro. La società californiana ha annunciato l'intenzione di acquisire l'israelieana Mobileye, specializzata in tecnologie di elaborazione dati e computer vision per l'automotive. L'operazione, soggetta alle usuali condizioni di chiusura, costerà a Intel circa 15,3 miliardi di dollari (corrispondenti a 63,54 dollari ad azione di valore riconosciuto) e permetterà combinare le offerte di entrambe le parti. Fondata nel 1999 e composta da 600 dipendenti, Mobileye è specializzata in tecnologie di computer vision al servizio dei sistemi di guida assistita e, in futuro, delle vetture driverless: processori, videocamere e software di intelligenza artificiale, che rilevano ciò che accade intorno al veicolo per migliorare la sicurezza ed evitare incidenti e infrazioni del codice stradale. Ventisette produttori di auto già impiegano queste tecnologie, montate a bordo di 15 milioni di veicoli.

 

Per Intel tutto questo non è nuovo. Proprio Mobileye, insieme a Bmw, è il partner scelto per avviare (dalla scorsa estate) un progetto ambizioso: la creazione di una piattaforma per lo sviluppo di soluzioni automotive, con il fine ultimo di realizzare il primo mezzo a quattro ruote totalmente autonomo nel 2021. Tentando quindi di superare in corsia i già avviati progetti di Google (con la nuova società Waymo e la collaborazione con Fca), Uber (insieme a Volvo) ed Apple (intenzionata, probabilmente, a concentrarsi solo sugli aspetti software).

 

Con l'acquisizione ora il progetto si fa ancora più chiaro. I processori Xeon, i circuiti integrati programmabili Fpga, le memorie 3D XPoint e i moduli 5G si combineranno con le tecnologie di Mobileye per “creare soluzioni di guida autonoma che andranno dal cloud , alla rete, all'automobile”, si legge in una nota dell'azienda. L'opportunità da cogliere è grande: Intel stima che l'hardware, i dati e i servizi collegati al mercato della guida autonoma nel 2030 smuoveranno un giro d'affari di 70 miliardi di dollari.

 

In molti mi hanno chiesto perché io ritenga le automobili e i veicoli autonomi tanto importanti per il futuro di Intel”, ha scritto il Ceo, Brian Krzanich, in una lettera rivolta ai dipendenti. “La risposta è questa: i dati. La nostra strategia è quella di tranformare Intel nella forza motrice della rivoluzione dei dati, con ogni tecnologie e in tutti i settori di mercato. Noi siamo una società che lavora con i dati. Il nostro business centrale e le nostre soluzioni creano, utilizzano e analizzano enormi quantità di dati”. Una vettura senza guidatore, ha fatto notare Krzanich, può produrre quotidianamente, in media, 4 TB di informazioni, ovvero l'equivalente del volume generato da circa tremila persone in un giorno. Con il contributo di Mobileye, i prodotti di Intel diventeranno “occhi intelligenti che permetteranno ai veicoli autonomi di percepire il mondo circostante”, ha dichiarato il Ceo.

 

 

 

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