26/01/2015 di Redazione

Con VMware la nuvola è anche on demand e tiene i dati al sicuro

L’azienda ha annunciato nuovi servizi di Disaster Recovery e di networking avanzato per la sua piattaforma, vCloud Air, mirati ad azzerare il rischio di perdita dei dati e a migliorare l’isolamento dei cloud privati virtuali. Ha introdotto, inoltre, una n

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Più sicurezza, ma anche più agilità e più convenienza. VMware mette l’accento su alcuni dei tipici vantaggi del cloud proponendo nuovi servizi di disaster recovery e di networking avanzato e una nuova modalità di utilizzo on demand per la sua piattaforma,  vCloud Air, oggi arrivata s upportare oltre 5mila applicazioni e oltre 90 sistemi operativi.  Tre le novità: vCloud Air Disaster Recovery, nuovi servizi di networking e la modalità di utilizzo vCloud Air Virtual Private Cloud OnDemand.

Il servizio vCloud Air Disaster Recovery, con meno di un’ora di tempo richiesta per la sua implementazione, permette di replicare virtual machine e dati su vCloud Air allo scopo di rendere disponibile un data center virtuale in caso di malfunzionamenti. In altre parole, il servizio vuol essere uno strumento di recovery economico, flessibile e semplice da gestire, che non richiede di effettuare modifiche nell’ambiente virtuale esistente e che supporta tutti i sistemi operativi e le applicazioni usate dalle aziende.

Le caratteristiche includono innanzitutto il supporto failback nativo, grazie al quale i clienti possono riprendere facilmente le normali attività del data center a seguito di un malfunzionamento, replicando i workload da vCloud Air sull’ambiente principale. La seconda caratteristica è la possibilità di sfruttare recovery point multipli, e dunque di accedere a diversi snapshot dell’ambiente data center: questo è utile far fronte a interruzioni causate da corruzione dei dati, virus o attacchi hacker, che compromettono il recovery point. Il terzo vantaggio è l’automazione self-service: è possibile definire e implementare programmi di recovery utilizzando il nuovo plug-in vRealize Orchestrator DR, l’interfaccia open source DR Command Line e una Api Rest ampliata.

 

 

I nuovi servizi per il networking avanzato disponibili su vCloud sono basati sulla piattaforma di virtualizzazione network VMware Nsx e consentono, a detta di VMware, di ottenere una sicurezza e un isolamento senza precedenti nel cloud pubblico. Con questo servizio – e con nessun altro fra quelli attualmente disponibili sul mercato – è possibile definire gruppi di sicurezza che garantiscono l’isolamento del traffico senza richiedere reti virtuali multiple; in questo modo si riesce a impedire a insider e intrusi di avere accesso completo alla rete nel caso un’applicazione o una macchina virtuale siano compromesse, e inoltre si riesce a semplificare sensibilmente anche la configurazione del network.

Il secondo vantaggio è il routing dinamico: VMware vCloud Air supporterà sia Border Gateway Protocol (Bgp) sia Open Shortest Path First (Ospf) per semplificare l’integrazione della rete fra ambienti on-premise e cloud-based, garantendo ridondanza e continuità nel deployment delle applicazioni cloud-hosted. I nuovi servizi vCloud per il networking, infine, aumentano la scalabilità della rete fino a 200 endpoint, migliorano il supporto Vpn e il bilanciamento del carico.

La terza novità, nella piattaforma di VMware, è vCloud Air Virtual Private Cloud OnDemand, ovvero una modalità di iscrizione rapida che dà accesso immediato al servizio, o tramite carta di credito o tramite ordine d’acquisto. I costi vengono fatturati mensilmente e calcolati sui minuti di consumo effettivo del servizio.

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