20/05/2017 di Redazione

Con Wemogee, ora anche su iOS, gli emoji superano le barriere

L'applicazione dedicata a chi soffre di afasia, sviluppata da Samsung e Leo Brunett, è adesso disponibile anche per i possessori di iPhone e iPad. La traduzione codificata fra testo ed emoji permette di comunicare più di 140 frasi.

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La tecnologia può in qualche modo restituire la parola a chi l'ha persa: è questo lo scopo di Wemogee, un'applicazione mobile destinata ai circa tre milioni di persone nel mondo affette da afasia. Sviluppata da Samsung Italia e Leo Brunett Italia, ha debuttato il mese scorso su Google Play, a beneficio degli utenti Android, e adesso approda anche sull'App Store di iOS. Si tratta di un'app di messaggistica che all'apparenza assomiglia a quelle più popolari, come WhatsApp e Messenger, essendo infarcita di emoji. In questo caso, però, le faccine e gli altri simboli di stati d'animo, azioni e oggetti non servono solo a rendere più colorita o più rapida la comunicazione, bensì bypassano il principale ostacolo di chi ha difficoltà a ragionare in forma verbale.

Wemogee, infatti, contiene una sorta di vocabolario di 140 frasi scritte in “emojitichese”, ovvero impiegando una combinazione di simboli. La libreria delle frasi predefinite è stata messa a punto con la collaborazione di gruppo di professionisti sanitari e considerando quali fossero i messaggi più frequentemente implicati in una comunicazione informale con amici, familiari e conoscenti. Per esempio, richieste di aiuto, stati d'animo, ma anche argomenti di conversazione leggera, espressioni di amicizia e di affetto.

 

 

In ciascuna chat, il messaggio in emoji scelto dal mittente viene visualizzato in forma verbale dal destinatario, o viceversa. Una sorta di traduzione istantanea, insomma. L'app è attualmente disponibile nella sua prima versione 1.1.1, u buon punto di partenza su cui realizzare futuri miglioramenti e ampliamenti.

 

 

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