03/06/2011 di Redazione

Con Windows 8 i tablet troveranno la terza via?

Microsoft ha tolto i veli al suo nuovo sistema operativo, per cui sarà sviluppata una versione ad hoc per le tavolette. Arriverà come previsto a inizio 2012 e fra le sue peculiarità ci sono il supporto dei chip Arm e l'interfaccia touch "mutuata" da Windo

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What we set out to do with Windows 8 was really try to reimagine what we could do with a PC. You could sort of say we colored outside the lines”. Le parole pronunciate da Steven Sinofsky ieri, in occasione della D9 Conference di Rancho Palos Verdes, in California, sintetizzano perfettamente il cambio di approccio di Microsoft in tema di tavolette.

Steven Sinofsky, numero uno della divisione Windows di Microsoft


Quando 18 mesi fa Steve Ballmer, al Ces di Las Vegas edizione 2010, urlò dal palco l’avvento prossimo venturo di una nuova generazione di computer mobili (nelle mani del Ceo di Redmond c’era lo slate di Hp che vide il mercato, senza clamori e solo per le aziende solo in autunno) il vento del cambiamento per il gigante del software era solo parziale. Certo a comandare quel dispositivo touch a tavoletta c’era Windows 7, un software sicuramente evoluto (ma fare meglio di Vista non era un compito improbo) ma ritenuto dagli addetti ai lavori non in linea con l’esperienza d’uso richiesta per un prodotto – i tabblet – che dovevano dimostrarsi più funzionali dei netbook e valide alternative ai classici notebook.

La presenza di Sinofsky, numero uno della divisione Windows, alla D9 e la contemporanea apparizione del Vice President Mike Angiulo al Computex di Taipei (a quest’ultimo è toccato l’onore di mostrare le capacità di Windows 8 a bordo di tablet, notebook e desktop marchiati Dell, Asus e Quanta Computer) sono segni forti che a Redmond non vogliono più perdere altro terreno.

Uno screen shot di Windows 8


Maturata la convinzione di non sfruttare Windows Phone in ambito tablet, Microsoft si è messa al lavoro per sviluppare una versione ad hoc per tavolette del nuovo sistema operativo e per renderlo una degna alternativa ad Android e iOs ecco la “trovata” di vestire il software con l’interfaccia touch che ricorda molto da vicino quelle della piattaforma mobile. che fa pendant con quella, annunciata, di rendere disponibile un application store dedicato.

Sui tablet con Windows 8 (che per altro è ancora il nome in codice del prodotto), in poche parole, si navigherà attraverso le schede colorate dinamiche correlate ad applicazioni e aree tematiche che sono il piatto forte del nuovo Windows Phone “Mango”. E il messaggio che la società lancia al mercato (produttori, aziende, consumatori) non può che essere il seguente: anche Microsoft ha il suo ecosistema e può offrire a chi opera con Windows un unico ambiente operativo per tutti i device connessi a Internet, dal PC allo smartphone passando naturalmente per i tablet.

Più tablet che pc entro i prossimi anni?

Basterà a contrastare l’egemonia attuale dell’iPad e il potenziale di crescita di cui sono accreditate le tavolette a piattaforma Android? Impossibile rispondere a questa domanda ora, anche perché Windows 8 non vedrà fisicamente il mercato prima dell’inizio del 2012. C’è però un aspetto che può lecitamente far pensare positivo Ballmer e soci: il nuovo sistema operativo supporta anche i processori a tecnologia Arm e due fra i produttori di chip che hanno sposato l’architettura della casa inglese, Qualcomm e Texas Instruments, hanno già annunciato qualcosa di concreto in tal senso.

Steve Jobs e l'iPad: per il momento il business dei tablet è loro


Certo Microsoft vorrebbe, come sempre del resto, decidere in proprio le linee sul come portare avanti lo sviluppo del pacchetto – vedi la polemica con Acer sulle restrizioni all’uso di Windows 8 per tablet – ma il fatto che anche dalla sua parte non operino solo le solite Intel e Amd (con i processori x86) è comunque un aspetto importante. Tanto più che i nuovi chip multi core e i Soc (Systems on chip) ad architettura Arm in questione rappresentano il top in fatto di prestazioni e di efficienza energetica.

Il primo scoglio da superare, per Microsoft, è quello di convincere i consumatori che il “pacchetto” Windows possa essere migliore, dispositivo ovviamente compreso, a quello che propone Apple. Se Gartner esclude la piattaforma di Redmonf dall’elenco degli Os che si divideranno il mercato dei tablet da qui al 2015 una ragione, condivisibile o meno, ci sarà. A Cupertino, questo è certo, sanno di aver al momento il favore dell’utenza (e non solo di quella consumer) e non perdono occasione di alimentare il vento che soffia alle loro spalle.

Le parole che Tim Cook, numero due della società della Mela, avrebbe pronunciato agli analisti di Goldman Sachs, sono esplicite: i tablet sono destinati a sorpassare i pc in termini di vendite nei prossimi anni. Una visione certo non campata per aria – sulle stesse lunghezze d’onda si era espresso del resto al Computex, due giorni fa, il Ceo di Nvidia – ma forse eccessivamente ottimistica e di parte, visto e considerato che le tavolette costituiscono oggi (leggi 2011) circa un quinto della domanda complessiva di computer tradizionali. È anche vero che, se nel 2012 si venderanno come qualche analista prevede, 150 milioni di tavolette, le allusioni di Cook troverebbero concreta applicazione, con Apple in pole position per comandare le operazioni di un’intera industry.

Che ruolo avranno, nell’immediato futuro Android e Windows? Di quest’ultimo si è detto e il pallino è sostanzialmente in mano (nel bene e nel male) di Microsoft. Del primo sono vitali le posizioni che decideranno di tenere le varie Samsung, Motorola, Lg e Acer, tutte balzate sul carro della piattaforma anti iPad. Se quel che sostengono gli analisti di Jp Morgan è vero – tutti i produttori di tablet, fatta eccezione per Htc, Lenovo ed Apple, hanno rivisto al ribasso di almeno il 10% i rispettivi piani di produzione per il 2011 – viene da pensare che per scalfire il ruolo di Apple in questo segmento, di cui dovrebbe catturare quest’anno non meno del 60-65% della domanda, ci vorrà tempo. Windows 8 deve partire da qui.

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