03/02/2017 di Redazione

Connected Devices, i “gadget” di Mozilla vanno in soffitta

L’organizzazione non-profit ha chiuso la divisione che si occupava dello sviluppo di Firefox Os e dei dispositivi connessi come le smart Tv. I circa 50 dipendenti coinvolti verranno ricollocati o accompagnati alla porta con incentivi. L’obiettivo è concen

immagine.jpg

Mozilla ha definitivamente chiuso la divisione Connected Devices, quella che fino a oggi si è occupata dello sviluppo del sistema operativo Firefox Os per smartphone (inizialmente) e altri dispositivi, tra cui le smart Tv di Panasonic. La chiusura del gruppo ha colpito circa cinquanta persone, che verranno ricollocate in altri team oppure “incentivate” all’uscita. La decisione era nell’aria, in quanto esattamente un anno fa la società non-profit aveva annunciato il rilascio dell’ultima versione della piattaforma software, che sarebbe poi stata traslata dal mondo degli smartphone a quello nascente dell’Internet of Things. “L’IoT è sicuramente una tecnologia emergente, ma è ancora presto”, ha spiegato Mozilla. “Abbiamo spostato la nostra attenzione dal lancio di prodotti e dalla loro crescita commerciale a un focus su ricerca e sviluppo”.

Per facilitare il proseguimento dei lavori, quindi, “l’iniziativa Connected Devices è stata interrotta e incorporata nelle nostre nuove sperimentazioni IoT sulle tecnologie emergenti”. Mozilla ha poi richiamato l’attenzione su Quantum, motore Web in sviluppo da diversi mesi, prendendolo come paradigma del futuro assetto aziendale: lanciare prodotti innovativi, frutto di investimenti mirati, su aree emergenti come la realtà virtuale, quella aumentata e il Web decentralizzato.

Nel turbinio della riorganizzazione sono finiti anche Ari Jaaksi, senior vice president di Mozilla e responsabile della divisione e Bertrand Neveux, direttore del software, il quale ha annunciato le proprie dimissioni già la scorsa settimana. Il market share di Firefox, la cui casa di sviluppo, va ricordato, non è nata per fare profitti, è stagnante al 6,8 per cento se si considerano tutti i dispositivi.

Va un po’ meglio invece lato desktop, dove il browser rosicchia un dignitoso 14,9 per cento. Ma è sul fronte mobile dove l’applicazione di Mozilla paga dazio, sparendo dai radar in favore di altri browser ben più quotati come Chrome (46%) e Safari (19%).

 

ARTICOLI CORRELATI