09/10/2018 di Redazione

Container e multicloud nei futuri progetti di Netapp

L’azienda ha rilevato Stackpointcloud, con l’obiettivo di offrire una soluzione di gestione di Kubernetes-as-a-Service integrata con alcuni componenti della propria offerta.

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Netapp aumenta il proprio feeling con la nuvola. L’azienda ha acquisito Stackpointcloud, realtà che sviluppa una soluzione Kubernetes-as-a-Service multi-cloud e che contribuisce al progetto aperto per l’orchestrazione dei container. Le tecnologie offerte dalle due società andranno a formare Netapp Kubernetes Service, definita come la prima piattaforma completa Devops del settore per implementazioni multi-cloud, e uno stack completo basato per Microsoft Azure, Google Cloud, Amazon Web Services e Netapp Hci. La nuova soluzione supporta direttamente le funzionalità di orchestrazione dell'applicazione del Data Fabric del vendor e si integrerà con Cloud Volumes e Trident, consentendo l'orchestrazione di applicazioni multi-cloud con storage persistente per applicazioni stateful che utilizzano protocolli basati su file.

Oltre a semplificare la gestione di dati e applicazioni nelle diverse nuvole, la piattaforma permetterà all'It di affrontare le sfide associate a quella che viene ormai definita come data gravity: un fenomeno elaborato da Dave McCrory di Ge Digital, secondo cui l’attrazione verso i dati a cui sono sottoposti servizi e applicazioni contribuisce a far crescere il volume delle stesse informazioni. Matt Baldwin, Ceo di Stackpointcloud, e altri membri del team si uniranno a Netapp.

Lo stesso vendor ha confermato che, prima dell’acquisizione, la piattaforma Stackpoint.io è stata testata internamente. Utilizzandone i componenti, gli sviluppatori sarebbero riusciti a lanciare nuovo software il 60 per cento più velocemente, con il 90 per cento del tempo in meno speso per il provisioning e il mantenimento di nuovi cluster. Come spiegato in un blog post da Anthony Lye, senior vice president and general manager di Netapp Cloud Data Services, “verranno applicate solo tariffe sul deployment realizzato, senza costi anticipati di licenze, né contratti pluriennali. Proprio come prevede un vero servizio SaaS”.

 

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