Si è chiuso un altro trimestre in sofferenza per Sony, che si avvia a chiudere in rosso per il quarto anno consecutivo anche l’esercizio fiscale 2012 che terminerà il prossimo 31 marzo.
La perdita prospettata dal gigante di Tokyo ammonta a 90 miliardi di yen (oltre un miliardo di dollari) e il dato fa a pugni con l’utile netto di 60 miliardi stimato inizialmente lo scorso luglio. Assai brusco anche il ridimensionamento dei profitti operativi, per cui si profila un crollo del 90%.
La divisione TV di Sony chiuderà in rosso di 175 miliardi di yen l'esercizio 2012
L’annuncio è arrivato direttamente da Sony in occasione della lettura dei risultati del secondo trimestre chiuso a settembre con una perdita netta di 27 miliardi di yen (rispetto ai 31,1 miliardi di utile dell’anno precedente) e una perdita operativa di 1,6 miliardi (rispetto ai 68,7 miliardi di profitto del 2010). Il fatturato è invece sceso del 9,1% a quota 1.575 miliardi di yen.
A pesare sul bilancio della multinazionale nipponico – come su quello di Tdk - sono stati vari fattori, a cominciare dal rapporto sfavorevole del cambio yen-dollaro e yen-euro (la moneta giapponese ha toccato nei giorni scorsi i massimi storici dal dopoguerra), il blocco produttivo di alcune fabbriche in Thailandia a causa delle recenti alluvioni e la considerevole frenata di consumi di televisori (
Sony ha rivisto al ribasso, per l’intero esercizio, le vendite di Tv del 9% a 20 milioni di pezzi, rispetto ai preventivati da 22 milioni) e di personal computer in Europa e negli Stati Uniti.
Proprio la divisione Tv, per cui è attesa una perdita operativa nell’esercizio di 175 miliardi di yen, potrebbe essere presto
oggetto di una riorganizzazione finalizzata alla creazione di tre distinte business unit, una dedicata ai televisori Lcd, una deputata a gestire alcune operations in outsourcing e una terza incaricata di seguire lo sviluppo dei televisori di nuova generazione.