13/07/2020 di Redazione

Cresce il polo tecnologico di Open Hub Med in Sicilia

L’hub neutrale di Ohm, progettato da In-site, continua la sua espansione. Sono già presenti sei carrier nazionali, dieci fornitori di servizi Internet locali e tre nuove “autostrade digitali” terrestri.

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A oltre tre anni dalla nascita, il polo tecnologico situato a Carini (Palermo), voluto dal consorzio Open Hub Med (Ohm) e progettato da In-Site, si appresta ad ampliare la propria struttura. L’hub siciliano rappresenta la prima sede tecnologica neutrale e carrier-indipendente nel Sud Italia e ospita apparati tecnologici di operatori, content provider, imprese e pubblica amministrazione. Inoltre è sede di un polo del Mix, il più grande Internet Exchange italiano.

L’emergenza generata dal Covid-19 ha dimostrato quanto sia fondamentale gestire in maniera efficiente lo scambio dei dati: Open Hub Med offre capacità, sicurezza e resilienza per far fronte all'aumento del traffico internet, in particolare in un'area come quella del Mediterraneo, snodo naturale dei cavi sottomarini che collegano India, Medio ed Estremo Oriente con Africa, Europa, Sud e Nord America. Il data center di Carini, con i suoi mille metri quadrati, è stato progettato da In-Site nel 2016, con tecnologie all’avanguardia e secondo gli standard più elevati del settore, allo scopo di garantire la miglior continuità di servizio possibile, sicurezza, affidabilità.

“Abbiamo creduto fin dall’inizio che questo hub avesse tutte le potenzialità per diventare un punto strategico per la digitalizzazione dell’Italia e dell’Europa”, commenta Pietro Matteo Foglio, Ceo & Founder di In-Site e socio di Open Hub Med, che si è occupato fin dall’inizio della progettazione. “La crescita esponenziale del traffico dati degli ultimi anni e le diffuse esperienze di smart-working, e-learning ed e-commerce di questi mesi di emergenza ci devono far riflettere sull’importanza di ospitare sul suolo italiano centri tanto nevralgici. I data center oggi, come le banche durante il Rinascimento, sono realmente asset strategici, capaci di offrire vantaggi competitivi notevoli”.

Open Hub Med si è posto l’obiettivo di diversificare le tratte che collegano i punti di atterraggio dei cavi sottomarini in Sicilia con l’Europa (a favore di quelle terrestri), offrire servizi di interconnessione e peering ai Paesi del Mediterraneo grazie a una posizione privilegiata e neutrale per ridurre la latenza del traffico tra le reti e contribuire alla creazione in Italia di un mercato di trasporto dati più competitivo. La fase uno ha previsto la realizzazione di una IT Data Room e una Tlc Room. A oggi sono già sei i carrier nazionali e internazionali presenti e gli Internet Service Provider locali (Isp) raggiungono quota dieci. Sono stati attivati inoltre tre backhauling (le “autostrade digitali”) terrestri di altrettanti cavi sottomarini (SEA-ME-WE 5, AEE-1 e Mena), ciascuno “remotizzabile” in Ohm mediante le infrastrutture in fibra dei carrier consociati.

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