12/03/2019 di Redazione

Criptovalute, Onecoin è uno schema Ponzi: arrestato il leader

Le autorità Usa hanno fermato a Los Angeles Konstantin Ignatov, fondatore dell’azienda bulgara che, grazie a uno schema piramidale, avrebbe truffato tre milioni di persone e generato 2,5 miliardi di dollari di profitti. Le forze dell’ordine stanno cercand

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Nuovo colpo al mondo delle criptovalute. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha arrestato all’aeroporto di Los Angeles Konstantin Ignatov, uno dei fondatori di Onecoin. Secondo l’autorità a stelle e strisce, la creatura di Ignatov non sarebbe una vera criptovaluta ma uno schema Ponzi, cioè una truffa a tutti gli effetti. Le forze dell’ordine sono ora alla ricerca di Ruja Ignatova, sorella di Konstantin e scomparsa dai radar nel 2017: i due, si legge nel comunicato del Dipartimento di Giustizia, avrebbero ideato uno scherma piramidale internazionale inerente operazioni di marketing su Onecoin, ritenuta una “criptovaluta fraudolenta”. Come risultato di questa scorretta “pubblicità”, “le vittime hanno investito miliardi di dollari in tutto il mondo”. I fratelli Ignatov sono accusati di frode telematica, di frode di titoli e di riciclaggio di denaro.

L’omonima azienda che curava lo sviluppo di Onecoin fu fondata in Bulgaria nel 2014 e, secondo i magistrati, risulterebbe ancora attiva. Fra il 2014 e il 2016 la società avrebbe generato 2,5 miliardi di dollari di profitti. Una parte di questo denaro, circa 400 milioni di dollari, sarebbe poi stata riciclata da una terza persona, Mark Scott (indagato), e dirottato in diverse banche fra le isole Cayman e l’Irlanda.

Se giudicati colpevoli, i creatori di questo schema Ponzi rischiano dai 20 agli 85 anni di carcere. Secondo quanto ricostruito dal procuratore Geoffrey S. Berman del Southern District di New York, i leader di Onecoin avrebbero mentito spudoratamente agli investitori per gonfiare illecitamente il valore della valuta, passata a 50 centesimi a 30 euro in poco tempo.

Il sistema è semplice e ricorda quello del marketing multi-livello: gli utenti che convincono altre persone ad acquistare Onecoin ottengono una commissione e la promessa di salire di livello nella piramide. L’azienda bulgara sarebbe riuscita a truffare almeno tre milioni di persone, malgrado non abbia sviluppato nessuna tecnologia blockchain, alla base del funzionamento delle criptovalute.

 

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