07/09/2017 di Redazione

Crisi superata per le criptovalute, più forti delle paure cinesi

Dopo il crollo a doppia cifra dei giorni scorsi, iil Bitcoing e le altre principali monete digitali hanno recuperato almeno in parte il valore perso. Permane, però, l'incertezza legata alla messa al bando delle Initial Coin Offering in Cina.

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Solo due giorni fa c'era chi parlava di crisi nera e di “inizio della fine” della storia della criptovalute. E invece Bitcoin, Ethereum, Ripple, Litecoin e le altre principali monete digitali "peer-to-peer" hanno già recuperato il 20% perso tra il fine settimana scorso e lunedì. Un crollo che è stato conseguenza della decisione della banca centrale cinese di mettere al bando le Initial Coin Offering (Ico) del le criptovalute, un metodo spesso usato dalle startup per raccogliere fondi tramite blockchain. Diverse banche ed enti regolatori avevano bollato le Ico come “forma di finanziamento pubblico illegale non approvato”, spesso sfruttata per commettere reati finanziari.

Le Ico, d'altra parte, sono un metodo di raccolta fondi molto popolare in Cina (tant'è che nella repubblica popolare sono attive una quarantina di piattaforme), motivo per cui la messa al bando ha avuto un impatto drastico sul mercato. Il valore dei Bitcoin, in particolare, era sceso dell'11%, ma nelle ultime quartantottore la valuta ha riguadagnato il 4,5%. Non a caso, l'unica fra le valute digitali ancora in perdita è la cinese Neo, che nell'arco di una settimana ha perso oltre il 38%.

Secondo molti osservatori, la ripresa odierna è segno della resilienza di Bitcoin & Co., ma allo stesso tempo è possibile che la loro supervalutazione prefiguri una bolla pronta a scoppiare. Ulteriore incertezza deriva dalla decisione di KicKico, la principale piattaforma di criptovaluta russa, di mettere in standby l'annunciata alleanza con la fondazione cinese Metaverse Foundation e con la banca d'investimento CyberTrust. L'obiettivo sarebbe stato quello di creare un fondo cino-russo in criptovaluta (Kickico), da destinare a progetti imprenditoriali di entrambi i Paesi. Un'idea rimandata a data da destinarsi.

 

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