30/05/2011 di Redazione

Cyberattacco a Lockheed: è terrorismo?

Lockheed Martin ha subito un attacco informatico nei giorni scorsi, apparentemente senza conseguenze. Le indagini sono in corso, ma già si ritiene che siano stati usati i dati sottratti a RSA due mesi fa.

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Lockheed Martin, uno dei principali fornitori del Ministero della Difesa Statunitense, ha subito un violento attacco informatico negli ultimi giorni. Sembra che i dati riservati, tuttavia, siano rimasti al sicuro, stando alle dichiarazioni dell'azienda stessa. 

Su quest'ultimo punto tuttavia non ci sono ancora certezze, così come sulla possibilità che lo stesso attacco abbia colpito anche altri fornitori dell'esercito statunitense. L'azienda ha ricevuto immediatamente un'offerta d'aiuto dalle istituzioni nazionali, in particolare dal dipartimento della sicurezza interna – quello creato dopo l'undici settembre 2001.

Lockheed Martin

Le indagini sono ancora in corso, ma ha già acquistato credito l'ipotesi secondo la quale questo sarebbe il secondo atto di un'opera cominciata con l'assalto ai server RSA, di abbiamo parlato un paio di mesi fa. RSA, lo ricordiamo, fornisce sistemi di autenticazione sicura tramite chiavette che generano numeri casuali, da abbinare al nome utente. Per accedere a una certa rete – per esempio a quella della propria banca – s'inseriscono i propri dati e le cifre generate dalla chiavetta, che cambiano ogni 60 secondi.

Le chiavette RSA sono in uso anche presso Lockheed Martin, e tutto indica che i dati sottratti a marzo siano stati usati per tentare l'assalto  questo fortino digitale. Il legame tra i due attacchi, tuttavia, non è che un'ipotesi, seppure condivisa dalle molte testate che si sono occupate della questione.

Lockheed Martin F22

Quanto agli obiettivi, nel caso di Lockeheed Martin si potrebbe pensare ai progetti degli armamenti (l'azienda produce i caccia stealth F-22 ed F-35, tra le altre cose). Hanno infatti un grande valore sia dal punto di vista industriale sia da quello militare.

È anche possibile, fa notare Arik Hesseldahl su CNet, che quest'azione faccia parte di un'operazione a larga scala che trova il suo obiettivo nelle infrastrutture del paese. Si parlerebbe quindi di una raffinata forma di terrorismo, ma ancora una volta siamo nel campo delle ipotesi, e forse qualcuno si spinge troppo oltre con la fantasia. 



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