17/04/2018 di Redazione

Cyberdifesa a doppia velocità, ma per le aziende è strategica

Sul terreno della sicurezza informatica le imprese italiane non sono tutte uguali: alcune ne comprendono l'importanza, altre ancora sottovalutano il problema. Ne parliamo con Var Group, un Platinum Partner di HP.

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Una buona parte delle aziende italiane ha compreso l'importanza di una strategia di cybersicurezza, da programmare e mettere in pratica senza aspettare di essere colpiti. Altre, putroppo, non si rendono conto del problema finché non ne diventano vittime. Oggi però l'attenzione a questo tema sta aumentando, anche grazie all'imminente entrata in vigore delle prescrizioni del GDPR, il regolamento europeo sulla protezione dei dati. Ne abbiamo parlato con Mirko Gatto, board member di Var Group, un Platinum Partner di HP.

 

 

Come si posiziona Var Group rispetto al mercato della sicurezza e alla concorrenza?

 

Con undicimila clienti in tutta Italia, Var Group è uno dei maggiori partner dell’innovazione globale per le imprese, soprattutto per le Pmi. Se abbiamo raggiunto questo traguardo è grazie al lavoro sinergico di tutte le nostre business unit: una per sviluppo di soluzione tecnologiche, una per i servizi gestiti di sicurezza, una dedicata alla digital transformation e l’ultima a Erp e verticalizzazioni. Siamo molto attenti all’aspetto tecnologico, tanto che abbiamo oltre 800 certificazioni con i maggiori partner a livello mondiale, ma anche quello gestionale ed economico, gestito da un’apposita divisione Financial che eroga servizi finanziari alle imprese clienti.

 

Quali sono i punti di forza della società?

 

La nostra storia, lunga 40 anni, nasce dalla gestione del cuore delle imprese, cioè gli Erp, soprattutto nei settori automotive, alimentare, arredamento, fashion, retail e manifatturiero. Nel corso del lungo cammino abbiamo via via integrato altri processi vitali per le aziende, tra cui quello fondamentale legato alla sicurezza dei dati e dei sistemi. La crescita non è stata causale, ma guidata da grandi investimenti in ricerca e sviluppo, affiancata da partnership con startup e Università, che oggi ci permettono di giocare un ruolo fondamentale anche in settori emergenti come la realtà aumentata, la realtà virtuale e l’Intelligenza artificiale.

 

Come vedete lo scenario attuale del mercato italiano?

 

Il mercato italiano oggi va a due velocità. Alcune aziende hanno recepito correttamente e da tempo il problema della cybersecurity, e questo è importante perché la sicurezza va pensata a partire dalle basi: non è possibile mettere in sicurezza la mia azienda se non “vivo” il problema nella sua interezza. Sono soprattutto le grandi imprese ad avere acquisito la necessaria maturità e aver messo la cybersecurity come asset strategico, ma ci sono anche molti casi di successo tra le Pmi, che hanno un patrimonio di informazioni da difendere riconosciuto in tutto il mondo (pensiamo al Made in Italy). Anche il GDPR è una grande opportunità per le aziende italiane e ha dato una svolta significativa a livello di attenzione e di budget negli ultimi mesi. Altre aziende invece vedono la sicurezza come un costo e non come un asset strategico; ovviamente questo atteggiamento cambia al primo attacco subìto.

 

Qual è l’offerta di Var Group in ambito sicurezza?

 

Nell’ambito della cybersecurity, avendo quasi vent’anni di esperienza nel settore, abbiamo un’offerta “classica”, come l’assessment, l’etichal hacking, i penetration test e la digital forensics. Abbiamo però sviluppato anche una serie di servizi “di frontiera”, tra cui quelli per l’adeguamento alle norme GDPR (nel cui ambito agiamo con un approccio a 360 gradi, coinvolgendo esperti non solo di tecnologia ma anche di organizzazione e di problematiche legali) o alle tematiche e opportunità legate alla blockchain. Infine c’è tutto il mondo legato all'intelligenza artificiale, perché la nuova frontiera della cybersecurity è una sicurezza proattiva, vale a dire l’arte di prevenire gli attacchi informatici invece di affrontarli dopo. Questa è una grande sfida, ma è proprio l'ambito in cui si giocherà la partita tra i vari attori del mercato. Da questo punto di vista il nostro fiore all’occhiello è il Security Operation Center 4.0, già abilitato per la tecnologia IoT (Internet of Things, ndr) e per Industry 4.0.
 

Per saperne di più sul progetto di cybersicurezza “The Wolf” di Hp e sull'offerta di Var Group, visitare questa pagina.

 

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