16/10/2019 di Redazione

Cybersecurity, Sophos nel mirino del fondo Thoma Bravo

La società di investimenti, molto attiva nel settore It, ha proposto l'acquisizione di tutto il pacchetto azionario dello specialista di sicurezza. L'operazione si dovrebbe concretizzare, visto che la proprietà appare d'accordo.

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Thoma Bravo dimostra di voler espandere il proprio interesse nel settore It dopo aver presentato un'offerta formale per l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario di Sophos per la cifra di 3,9 miliardi di dollari. Peter Gyenes, presidente del consiglio di amministrazione dello specialista di sicurezza, ha fatto sapere di ritenere interessante l'offerta per gli azionisti, nell'ottica della disponibilità di nuovi capitali per accelerare l'evoluzione della società in direzione della cybersecurity di nuova generazione.

Negli ultimi anni, sophos si è sviluppata in due direzioni. la prima consiste in un approccio integrato alla sicurezza di infrastrutture e reti attraverso l'offerta di Unified threat management (Utm). Partita inizialmente con il nome di progetto Galileo, l'iniziativa si è concretizzata nella soluzione Intercept X, completata recentemente con il know-how sul deep learning di Invincea e  con la tecnologia di SurfRight per il rilevamento e la prevenzione delle manipolazioni in memory. Il tutto senza scordarsi l’Edr, proposto sia per gli endpoint che per i server. Il secondo fronte di sviluppo riguarda i servizi, Con il recente lancio dell'offerta di Managed Threat Response.

Dal proprio canto, Thoma Bravo andrebbe così a rafforzare un portafoglio già ricco sul fronte della cybersecurity. Lo scorso anno, infatti, il fondo di investimenti aveva già acquisito Veracode per 950 milioni di dollari, dopo aver fatto altrettanto in passato con Imperva, Barracuda Networks, Centrify, SailPoint e LogRhythm. A questo si aggiunge una partecipazione nel capitale di McAfee. Qualche interesse era stato mostrato anche per Symantec, poi invece acquisita da Broadcom.

Se l'operazione fosse finalizzata, Thoma Bravo prevede qualche ottimizzazione nelle funzioni operative, ma soprattutto il rafforzamento in alcuni ambiti giudicati capaci di fornire solidi ritorni sugli investimenti, come per esempio quello della gestione unificata degli endpoint, dove Sophos negli ultimi tempi ha perso un po' di terreno.

 

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