Il successore di Barack Obama potrebbe chiamarsi
John McAfee. Un’ipotesi piuttosto remota, ma teoricamente possibile: il fondatore dell’omonima società di sicurezza, oggi appartenente a Intel e da tempo ripudiata dal suo padre, ha fatto richiesta per
presentarsi alle elezioni presidenziali americane del 2016. I documenti necessari sono già stati depositati alla Federal Elections Commission e sul Web è esordito un
sito dedicato alla raccolta di fondi e sostenitori. Sito ancora scarno, a cui è abbinato l’hashtag #mcafee16 e sulla cui homepage campeggia una frase di George Washington, “Guardatevi dagli inganni del finto patriottismo”.
E c’è da chiedersi se fra questi inganni McAfee includa anche il requisito, obbligatorio per chi voglia diventare presidente, della cittadinanza statunitense al momento della nascita, che si scontra con i natali scozzesi del nuovo aspirante politico. A parte questo dettaglio, il miliardario dalla vita movimentata, vera sintesi di genio e sregolatezza, non assomiglia certo al candidato ideale: dopo un’adolescenza segnata da violenze familiari ha alternato successi professionali e disastri personali, con tanto di problemi con la legge, con l’alcol e con le sostanze stupefacenti. Se il passato è passato, anche di recente l’ex programmatore e scopritore del primo virus informatico per sistemi Ms-Dos (era il 1986) ha fatto parlare di sé, come nel 2012 per l’entrata illegale Guatemala e il mese scorso per l’arresto dovuto a possesso non denunciato di armi.
Anche con queste premesse, la candidatura di McAfee potrebbe avere un senso: influenzare l’agenda politica, in un mondo post-Datagate in cui comunque la privacy di utenti e aziende è ancora un bene violato. Come spiegato da Wired, a breve dovrebbe anche essere annunciato il nuovo partito di cui il miliardario sarà leader, battezzato Cyber Party. “Stiamo perdendo privacy a una velocità allarmante, non ne abbiamo più”, ha dichiarato il miliardario, “L’illusione della sicurezza ci ha portati a concedere così tanto e il nostro governo non funziona correttamente”. Per McAfee, inoltre, gli attuali dirigenti politici sarebbero degli incompetenti tecnologici.
(Foto: Cnn)
Più che proporsi come alternativa a Hillary Clinton o a Donald Trump, lo scozzese mira probabilmente a far luce sul problema dell’eccessiva sorveglianza gravante sui cittadini americani (e non solo), sul fatto che
“il governo può spiare la gente utilizzando i loro dispositivi mobili” e in momenti della loro vita privata. Oggi domiciliato in Tennessee, qui John McAfee ha fondato la
Future Sense Sentral, società It la cui missione è quella di aiutare le persone a tutelare la loro privacy. Chissà che la trovata della candidatura non sia anche un modo per guadagnare pubblicità gratuita.