29/07/2016 di Redazione

Dalla nuvola, una pioggia di mille miliardi di dollari in un lustro

Secongo le ultime stime di Gartner, nel 2020 la spesa per tecnologie e servizi cloud salirà a 216 miliardi di dollari, quasi raddoppiando gli attuali livelli. Ma l’impatto della trasformazione tecnologica verso il modello “as-a-service” sarà di mille mili

immagine.jpg

Non pioggia, bensì un carico di investimenti a dodici zeri scenderà dalla nuvola nei prossimi cinque anni. Gartner prevede che la spesa per le tecnologie e i servizi cloud cresca dai 114 miliardi di dollari di quest’anno a 216 miliardi nel 2020, portando però con sé più ampie conseguenze. Considerando sia le spese dirette sia quelle indirette, nel corso di cinque anni il peso di quello che Gartner chiama “cloud shift” sarà di mille miliardi di dollari. Con la nuvola, infatti, si sta imponendo un vero e proprio spostamento da una paradigma tecnologico (e di spesa) all’altro, e l’impatto da “one trillion dollars” è tale da poter definire il cloud come “una delle forze più distruttive sulla spesa It dagli albori dell’era digitale”.

All’interno delle aziende, lo “shift” sarà evidente soprattutto con tre fenomeni. I servizi di cloud pubblico sostituiranno i sistemi It esistenti (primo scenario), oppure li amplieranno e completeranno (secondo). Altre aziende (terzo scenario) sceglieranno di creare o far creare applicazioni e servizi progettati esclusivamente per essere contenuti nella nuvola. Tant’è che sta germogliando una nuova generazione di fornitori di servizi “in the cloud”, per i quali la vecchia impostazione non è nemmeno contemplata.

“Il cloud shift non riguarda solamente il cloud”, ha commentato Ed Anderson, research vice president di Gartner e coautore dello studio. “Nella ricerca di una nuova architettura It di un nuova filosofia operativa, le aziende si stanno preparando a nuove opportunità di business digitale”. La lista, spiega Anderson, include le soluzioni di Internet of Things. “Le organizzazioni che abbracciano modelli operativi dinamici e basati sul cloud”, ha proseguito l’analista, “si posizionano meglio in termini di ottimizzazione e aumento di competitività”.

 

 

Le diverse spinte del cloud
A detta della società di ricerca, fra il 2017 e la fine del decennio si osserveranno incrementi annui di circa il 2% sulla spesa It complessiva: incrementi dovuti al cloud computing e non alle componenti più tradizionali dell’It (hardware, software e servizi classici) che invece avranno un andamento piatto. Entro la fine del decennio, a detta di Gartner, gli acquisti di servizi e tecnologie cloud rappresenteranno poco meno di un quarto, il 24%, della spesa It mondiale.

A crescere di più sarà la componente infrastrutturale, l’Infrastructure-as-a-Service (IaaS), per cui si prevede un aumento di spesa annuo del 30,5% da qui al 2020. Il Platform-as-a-Service (Paas) e il Software-as-a-Service (SaaS) cresceranno a ritmo quasi identico, ovvero rispettivamente del 17,8% e del 17,9%. La previsione è perfettamente coerente con la corsa alla costruzione di nuovi data center, o all'ampliamento di quelli esistenti, che oggi vede impegnate soprattutto Google, Microsoft, Amazon e Facebook.

 

 

ARTICOLI CORRELATI