09/08/2018 di Redazione

Data center: Intel punta su Ssd compatti e chip (milardari) per l'AI

Nel 2017 sono stati acquistati e destinati ad attività di intelligenza artificiale un miliardo di dollari di chip Xeon, secondo le stime della casa madre. Presentate anche nuove memorie Ssd ad altissima densità per data center.

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Un miliardo di dollari di processori per server con capacità di intelligenza artificiale: è il traguardo raggiunto e annunciato da Intel. Nel corso di una conferenza rivolta agli analisti, svoltasi ieri nel quartiere generale di Santa Clara, la società ha per la prima volta comunicato il valore del giro d'affari delle Cpu Xeon destinate ai data center e ad attività di AI: dei 62,8 miliardi di fatturato del 2017, hanno rappresentato un miliardo. Questa offerta a valore aggiunto rappresenta una leva strategica per il futuro, considerata la necessità di differenziare il business e ridurre la dipendenza dal mercato dei Pc, la tradizionale prima fonte di reddito per Intel. Il calcolo sul miliardo di dollari non è comunque un risultato matematico, bensì è stato derivato sulla base delle dichiarazioni dei clienti e dei carichi di lavoro affidati agli Xeon nei data center di destinazione.

Oltre alle Cpu, l'offerta di Intel per l'intelligenza artificiale include anche prodotti più di nicchia, come il Neural Network Processor (un'architettura per il deep learning), la Vpu (Visual Processing Unit) Nervana Movidius Myriad e il Neural compute stick Movidius. L'azienda punta quindi sul “nuovo mondo” delle applicazioni di intelligenza artificale, che spaziano dagli analytics ai riconoscimento delle immagini, dai chatbot ai sistemi di guida autonoma, dalla manutenzione predittiva dei sistemi industriali all'e-commerce.

Ai data center serve quindi più “intelligenza”, ma non solo: serve anche spazio per dati in continua espansione. E qui cascano a fagiolo gli altri annunci fatti a Santa Clara, riguardanti le memorie e proiettati in direzione di una maggiore densità (più dati in minore spazio) ed efficienza (meno richieste di raffreddamento e dunque minori costi di gestione delle sale macchine). Il nuovo SSD DC P4500 è un'unità a stato solido in forma di righello che può contenere fino a 32 terabyte di dati grazie alla sua struttura a 64 strati di celle. Rispetto a un hard drive tradizionale su disco consuma un decimo dell'energia, ha requisiti di raffreddamento dimezzati e occupa un ventesimo dello spazio.

 

 

 

Sono state annunciate, poi, le prime due memorie basate su tecnologia produttiva Qlc, ovvero quad-level cell. Un sostanziale passo avanti nella densità, perché ciascuna cella di memoria può contenere quattro bits, incrementando di un terzo la capacità di archiviazione, a parità di spazio, rispetto ai prodotti Tlc (three-level cell). I due prodotti presentati si rivolgono a utenze diverse: SSD D5-P4320 ha una destinazione enterprise, vantando 8 TB di flash storage e interfaccia PCIe, mentre la versione consumer SSD 660p include 2 TB di spazio in oggetti dal formato M.2.

 

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