06/09/2018 di Redazione

Data center, Singapore accoglie Facebook a braccia aperte

L’isola è stata scelta per ospitare la prima sala macchine asiatica del social network. La struttura costerà circa un miliardo di dollari e sarà operativa dal 2022, con un sistema di raffreddamento innovativo che ridurrà del 20% i consumi d’acqua.

immagine.jpg

Facebok si espande verso oriente. Il social network ha annunciato un investimento da un miliardo di dollari per la costruzione del suo primo data center in Asia, a Singapore. La struttura, che secondo i piani comunicati ieri dalla società dovrebbe essere operativa dal 2022, sarà distribuita su 11 piani e occuperà una superficie di circa 170mila metri quadrati. La sala macchine verrà costruita nella parte occidentale dell’isola, nelle vicinanze del data center di Google. Il progetto ideato da Facebook, seguendo ormai la tendenza del momento, sposerà la filosofia green: gli impianti saranno completamente alimentati da energie rinnovabili e il sistema di raffreddamento sarà basato sulla tecnologia Statepoint Liquid Cooling (Slpc), sviluppata in collaborazione con Nortek Air Solutions e presentata ufficialmente lo scorso giugno.

In sintesi, la soluzione permette di ridurre l’utilizzo di acqua del 20 per cento nelle zone più umide del pianeta, come Singapore, arrivando a un tasso di efficienza del 90 per cento nei Paesi più freschi. La piccola città-stato È stata scelta per l’espansione di Facebook per un paio di motivi, come spiegato da Thomas Furlong, vice president of Infrastructure Data Centers del social network blu.

Innanzitutto, Singapore dispone di un’ampia copertura di rete in fibra e può ormai vantare una storia consolidata dal punto di vista delle infrastrutture, con una massiccia presenza di operatori in grado di offrire le migliori tecnologie sul mercato. Inoltre il governo locale, come sottolineato dal colosso di Menlo Park, ha seguito nel tempo politiche “business friendly” anche per favorire l’ingresso di capitali stranieri.

La nuova sala macchine asiatica del social network entrerà a far parte di una rete di altri 14 data center sparsi per il mondo, fra edifici già operativi e altri tuttora in costruzione. Nella seconda categoria ricade anche la struttura di Odense, in Danimarca, che dovrebbe essere “accesa” nel 2020 andando così ad affiancare gli altri due centri di Facebook in Europa, in Irlanda e Svezia. La server farm danese costerà però molto meno di quella singaporiana: “soltanto” cento milioni di dollari.

 

ARTICOLI CORRELATI