23/12/2015 di Redazione

Dati virtualizzati, così Fastweb risparmia storage, tempo e denaro

L’operatore di telecomunicazioni nel 2013 ha avviato un progetto di trasformazione tecnologica e di offerta. Per sostenere i nuovi ritmi ha scelto la piattaforma di Data-as-a-Service di Delphix, velocizzando così i tempi di lancio dei servizi e tagliando

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Un colosso delle telecomunicazioni, che solo in Italia conta oltre due milioni di clienti, può trarre deciso vantaggio dai servizi di un’azienda specializzata in soluzioni per la gestione e l’accesso ai dati. Così ha fatto Fastweb rivolgendosi da Delphix e alla sua piattaforma di Data-as-a-Service (DaaS), che il vendor propone sia come software installabile on premise sia in versione cloud. Nel 2013 l’operatore telco si ritrovava a dover gestire uno squilibrio fra la complessità del suo It (oltre cento applicazioni, trecento database e integrazioni complesse) e l’inadeguatezza di alcune risorse. Proprio in quell’anno Fatweb aveva intrapreso un percorso di cambiamento tecnologico, teso a incrementare la flessibilità e ottimizzare le infrastrutture, il DevOps e l’offerta continuativa.

Questo nuovo programma richiedeva cicli di sviluppo più brevi, un accesso rapido ai dati e la disponibilità di ambienti di sviluppo flessibili. Ma la realtà di partenza era ben diversa: come spiega Marco Guadagnini, operation infrasctructure manager di Fastweb, “Serviva una settimana per fornire un ambiente per il progetto di un’unica applicazione, e in questo intervallo di tempo gli sviluppatori non potevano lavorare, dunque questi difetti comparivano nei sistemi live”.

“L’operatore stava cercando di accorciare le tempistiche per commercializzare i propri prodotti, ma le risorse a disposizione erano limitate”, aggiunge Mauro Trione, regional sales director Southern Europe di Delphix. “A causa delle infrastrutture ereditate e di processi di business complessi, era necessaria una settimana per creare un ambiente per un unico progetto di applicazione. In quest’arco di tempo gli sviluppatori e i tester non potevano lavorare e questo problema si trasmetteva ai sistemi di produzione, ritardando la consegna”.

Fastweb si è dunque rivolta a Delphix, adottando la sua soluzione di DaaS. “Il risultato”, illustra Trione, “è stato innanzitutto una forte riduzione del tempo necessario a ultimare un ambiente di sviluppo/test, passato da più di una settimana a una o due ore. Fastweb ha anche migliorato la qualità dei dati dei test, consentendo ai team di progettazione di rilevare più bug e nelle prime fasi dello sviluppo del software”. Un vantaggio, quest’ultimo, reso possibile dal fatto che la tecnologia di Delphix fornisce dati aggiornati on demand, invece che mensilmente, e dunque riduce notevolmente le possibilità di errori.

La piattaforma DaaS è in grado di attingere fino a un massimo di quaranta fonti multi-dati, prodotti da applicazioni largamente diffuse in azienda (come Jd Edwards, Sap, Microsoft SharePoint, Oracle eBusiness Suite, eccetera) o da applicazioni customizzate. Catturando e archiviando una copia di questi dati in un unico punto di aggregazione, da qui la piattaforma distribuisce i dati là dove richiesto, in tempi rapidi e senza duplicazioni. La soluzione, inoltre, può effettuare un reset in sincrono in qualsiasi momento, impiegando solo qualche minuto.

 

 

“Con uno scenario globale caratterizzato da una forte competizione tra i vari fornitori, volevamo arrivare a una cultura di innovazione continua”, ha commentato Guadagnini. “Grazie a Data as a Service, le operazioni minori adesso possono essere risolte nell’arco di giorni, mentre prima richiedevano settimane. I test di integrazione adesso sono on demand, cosa che prima sarebbe stata inimmaginabile”. Ma non solo: un ulteriore vantaggio riguarda i costi dello storage, dato che la virtualizzazione ha permesso di evitare l’utilizzo di 150 TB di spazio per la produzione di dati e di tagliare l’80% dei dati di non produzione. Nel complesso, Fastweb  ha potuto fare a meno di 250 TB di spazio fisico.

 

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