Dispositivi da polso colorati, adatti al monitoraggio delle attività sportive, distribuiti su diverse fasce di prezzo, “facili”: non si soli smartwatch è fatto il mondo della tecnologia indossabile. Anzi, osservando i più recenti dati di Idc sull’andamento delle vendite si comprende come siano soprattutto i fitness band a trainare il mercato. Nel terzo trimestre di quest’anno sono state consegnate alla distribuzione 23 milioni di unità, con un incremento del 3,1% rispetto all’analogo periodo del 2015.
Il mercato dunque cresce, a dispetto della frenata delle vendite di smartwatch (e delle recenti defezioni di Microsoft e di Lenovo), i quali rappresentano la costosa punta dell’iceberg. Sui 23 milioni di dispositivi venduti del trimestre, poco più di uno (1,1) è costituito da Apple Watch, mentre Samsung con modelli della gamma Gear ha raggiunto il milione di unità e Garmin ha toccato gli 1,3 milioni con i suoi orologi smart destinati agli sportivi e agli escursionisti.
Su ben altri volumi poggia il business di Fitbit, primo marchio nel periodo di luglio, agosto e settembre: 5,3 milioni di device venduti, corrispondenti a una quota di mercato del 23% e a una crescita dell’11% rispetto ai livelli del 2015. Segue al secondo posto in classifica Xiaomi, con 3,8 milioni di dispositivi (+4% anno su anno) e una quota del 16,5% che però è in buona parte dovuta al successo in terra cinese.
“Principalmente costituiti dai bracciali fitness, gli indossabili basic hanno contribuito per l’85% ai volumi di mercato e beneficiati di una crescita a doppia cifra”, scrive Idc. “Buona parte dell’incremento è dovuto al lancio di nuovi modelli, all’ampliamento dell’utenza e a una stagione estiva allettante che ha permesso alle persone di trascorrere del tempo fuori casa”. Il momento di slancio, a detta della società di ricerca, continuerà presumibilmente almeno fino al termine delle festività natalizie ma nel breve periodo non sarà facile conservare questi ritmi di crescita.